19/03/2025

L'UE risponde ai nuovi dazi Usa: protezione degli interessi europei mediante misure mirate

Il 12 marzo, gli Stati Uniti hanno imposto dazi fino al 25% sulle importazioni di acciaio, alluminio e alcuni prodotti contenenti acciaio e alluminio provenienti dall'Unione Europea e da altri partner commerciali.

La risposta dell'UE In risposta a queste restrizioni commerciali ritenute ingiustificate, la Commissione ha lanciato una serie di contromisure volte a tutelare le imprese, i lavoratori e i consumatori europei.

Contesto: misure e contromisure sotto l'amministrazione Trump Nel giugno 2018, la prima amministrazione Trump introdusse dazi sulle esportazioni europee di acciaio e alluminio (i cosiddetti dazi "section 232"), colpendo beni dell'UE per un valore di €6,4 miliardi (€8 miliardi nel 2024). A gennaio 2020, ulteriori dazi interessarono circa €40 milioni di esportazioni UE di prodotti derivati da acciaio e alluminio. L'UE rispose con un pacchetto di misure di riequilibrio mirate.

Nel 2018, le contromisure dell'UE furono strutturate in due set di misure (allegati I e II) che riguardavano diverse categorie di prodotti. L'allegato I colpì beni statunitensi per un valore di €2,8 miliardi, mentre l'allegato II si sarebbe dovuto applicare a beni per €3,6 miliardi. Nel 2020, l'UE adottò una risposta simile per il secondo set di dazi statunitensi.

Nel giugno 2021, l'attuazione dell'allegato II fu sospesa fino al 31 marzo 2025, in seguito a discussioni con gli Stati Uniti che accettarono di sospendere i dazi 232 per gli esportatori dell'UE entro un determinato contingente. Questo consentì alle due parti di lavorare a una soluzione a lungo termine per affrontare l'intensità delle emissioni di carbonio e la sovracapacità globale.

Le nuove misure statunitensi Le misure adottate il 12 marzo 2025 includono:

  1. La reintroduzione dei dazi del giugno 2018 sui prodotti in acciaio e alluminio (es. tubi, fili d'acciaio, fogli di latta).

  2. L'aumento dei dazi sull'alluminio dal 10% al 25%.

  3. L'estensione dei dazi ad altri prodotti contenenti acciaio e alluminio, come attrezzature domestiche (pentole, telai per finestre) e prodotti parzialmente in acciaio/alluminio (macchinari, apparecchi elettrici, mobili).

Inoltre, entro il 12 maggio 2025, il Segretario del Commercio statunitense istituirà un sistema per estendere la lista dei derivati soggetti a dazi fino al 25%.

I dazi statunitensi influenzeranno beni dell'UE per un totale di €26 miliardi, ovvero circa il 5% delle esportazioni di beni dell'UE verso gli Stati Uniti, con costi aggiuntivi fino a €6 miliardi per gli importatori americani.

La risposta dell'UE La Commissione ha avviato una risposta rapida e proporzionata attraverso due contromisure:

  • La reimposizione delle misure di riequilibrio sospese nel 2018 e 2020.

  • L'introduzione di un nuovo pacchetto di misure aggiuntive.

Reimposizione delle contromisure sospese Dal 1° aprile 2025, le misure di riequilibrio del 2018 e 2020 saranno reintrodotte nella loro interezza, colpendo prodotti come barche, bourbon e motociclette.

Nuovo pacchetto di misure aggiuntive Il 12 marzo, la Commissione ha avviato il processo per imporre ulteriori contromisure su beni per un valore di circa €18 miliardi, da applicare insieme alle misure del 2018. L'obiettivo è garantire che il valore totale delle misure UE corrisponda all'impatto dei nuovi dazi statunitensi.

La consultazione con gli stakeholder dell'UE, durata due settimane, ha permesso di selezionare i prodotti da colpire, minimizzando la perturbazione per imprese e consumatori europei. Tra i beni presi di mira ci sono prodotti industriali (es. tessuti, elettrodomestici, plastica) e agricoli (es. pollame, pesce, zucchero).

Concludendo il processo entro metà aprile, le misure aggiuntive saranno ufficialmente adottate e applicate.

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