23/05/2012

Italiani, cattivi lettori

Nel rapporto "La produzione e la lettura di libri in Italia" realizzato dall’Istat emerge un'Italia in cui l'abitudine a prendere in mano un libro per motivi non di studio o di lavoro sta scendendo. Poco meno di 26 milioni sono gli italiani che nel 2011 hanno letto almeno un libro negli ultimi 12 mesi, pari al 45,3%, (era 46,8% nel 2010). Le donne in questo ambito sono molto più attive rispetto agli uomini, sebbene i più attivi siano i giovani tra gli 11 e i 17 anni. Lombardia, Lazio e Piemonte sono le regioni che registrano numeri più elevati in termini di produzione di libri e tirature. La produzione libraria è complessivamente in aumento con 63.800 opere pubblicate nel 2010 (+10,8%) rispetto alle 57.588 del 2009. Il numero degli editori registra però un bilancio negativo: nel 2010, a fronte di 39 nuovi editori, 138 hanno cessato attività.
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