28/11/2013

Istat: risultati positivi a ottobre per l'export italiano

A ottobre 2013, rispetto a settembre, le esportazioni crescono dello 0,8% mentre le importazioni diminuiscono dell'1,3%. Sono questi i dati diramati dall'Istat, secondo il quale la crescita congiunturale dell'export è da ascrivere all'energia (+13,4%) e, in misura minore, ai beni di consumo (+4%). Al netto dei prodotti energetici, la dinamica delle vendite verso i paesi extra Ue ristagna (-0,1%). Dal lato dell'import il calo congiunturale riguarda tutti i raggruppamenti principali di beni, a esclusione dell'energia (+3,4%). Nell'ultimo trimestre la flessione congiunturale delle esportazioni (-0,6%) risente soprattutto del calo delle vendite di beni strumentali (-2%) e prodotti intermedi (-1,4%). Nello stesso periodo, l'incremento congiunturale delle importazioni (+0,7%) è contrastato solo dalla flessione degli acquisti di energia e di beni di consumo durevoli (entrambi -3%). Rispetto allo stesso mese del 2012, a ottobre 2013 le esportazioni registrano un contenuto aumento (+1,5%) mentre le importazioni flettono in misura consistente (-8%). Per l'intero periodo (gennaio-ottobre 2013) la crescita tendenziale delle esportazioni si conferma positiva (+2%) e interessa tutti i principali raggruppamenti di beni, salvo l'energia (-13,5%) e i prodotti intermedi (-3,3%). Nello stesso periodo le importazioni registrano un'ampia flessione (-10,1%), particolarmente forte per l'energia (-19,1%). A ottobre 2013, il surplus commerciale con i paesi extra Ue è più che raddoppiato (+2,9 miliardi) rispetto a ottobre 2012 (+1,4 miliardi). Nei primi dieci mesi del 2013 il surplus verso i paesi extra Ue raggiunge i 14,2 miliardi, a fronte di un disavanzo pari a -4,1 miliardi nello stesso periodo del 2012. Al netto dell'energia, il saldo commerciale si amplia: da +49,3 miliardi del periodo gennaio-ottobre 2012 a +56,7 miliardi nello stesso periodo del 2013. I mercati più dinamici all'export sono: Asean (+18,5%), Eda (+18,2%), Cina (+15,8%), Stati Uniti (+12,6%) e Mercosur (+9,0%). In diminuzione sono le vendite verso Svizzera (-14,4%), Turchia (-2,7%) e Paesi Opec (-0,4%). La diminuzione delle importazioni è particolarmente rilevante dai paesi Opec (-24,8%), dalla Turchia (-22,3%), dai paesi Mercosur (-15,6%) e dagli Stati Uniti (-12,4%).
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