14/06/2012
Gli operatori del trasporto merci ferroviario via Svizzera
sono in grado di coprire buona parte della domanda, deviando il traffico di transito sulla
linea Lötschberg/Sempione. Ciò è reso possibile dalla stretta e costruttiva collaborazione
tra tutti gli attori.
"Con poco si può fare di più“: è all'insegna di questo motto che la Svizzera ha creato capacità
supplementari per il traffico merci su rotaia dopo che una frana ha causato il blocco della linea del
Gottardo per diverse settimane. Un adeguamento dell'orario ha consentito di aumentare la
capacità sulla tratta Lötschberg/Sempione. Le capacità di trasporto disponibili devono essere
sfruttate in modo ottimale. Per questo motivo, operatori del traffico combinato e imprese ferroviarie
stanno unendo i loro volumi e le loro risorse.
RAlpin, il gestore dell'Autostrada Viaggiante, sta riducendo la sua attuale offerta sull'asse del
Lötschberg in modo da consentire il passaggio di un maggior numero di treni per le spedizioni non
accompagnate che sono forzatamente vincolate al trasporto su rotaia. BLS Cargo, su incarico dei
gestori dell'infrastruttura FFS/BLS, mette a disposizione di tutte le imprese ferroviarie i servizi di
spinta in coda sulle tratte montane. Ai confini, SBB Cargo International ha dislocato squadre di
manovra supplementari, mentre Hupac provvede a regolare il volume di traffico in modo da
ottenere il pieno utilizzo dei treni. Sull'Autostrada Viaggiante viene data priorità al trasporto di
merci pericolose, allo scopo di limitare l'incremento dei transiti su strada di tali merci.
La collaborazione con le ferrovie estere sta proseguendo intensamente. Tutte le tracce ferroviarie
via Lötschberg/Sempione devono trovare un raccordo in Germania e in Italia per non restare
inutilizzate. Un collo di bottiglia è individuabile nell'interfaccia ferroviaria internazionale di
Domodossola. Sotto la direzione di RFI, il gestore dell'infrastruttura ferroviaria italiana, è stato
costituito un pool di locomotive e macchinisti per le operazioni di smistamento, nell'intento di
superare questo punto critico. Le autorità doganali si sono anch'esse adeguate alla maggiore
domanda sull'asse Lötschberg/Sempione, estendendo l’operatività a 24 ore su 24.
L'interruzione della linea del Gottardo sta generando costi enormi per tutte le parti coinvolte nella
catena di trasporto intermodale. Le imprese del settore prevedono un danno economico dell'ordine
di milioni di franchi. Ancora più gravosi sono i costi indiretti derivanti dalla perdita di fiducia della
clientela e da un possibile ritorno al trasporto su strada. Tanto più importante sarà quindi nelle
prossime settimane la stretta e costruttiva collaborazione di tutti gli attori lungo l'intero corridoio
ferroviario.
L'interruzione della linea del Gottardo ha dimostrato come il sistema ferroviario necessiti di
sufficienti riserve e ridondanze, tali da garantirne la funzionalità anche in situazioni d'emergenza.
Il traffico merci deve essere in grado di ripiegare almeno in parte da una linea all'altra. La
disponibilità di riserve sufficienti garantisce la stabilità dell'intero sistema. A questo riguardo
l'orientamento della NFTA su due assi (Gottardo e Lötschberg) si è dimostrato la scelta più giusta.
Il potenziamento e l'aumento di capacità di tutti e tre gli assi di transito attraverso la Svizzera
(Lötschberg, Luino e Chiasso) sono quindi d'obbligo al fine del trasferimento del traffico.
Gli operatori del trasporto merci su rotaia ritengono sia necessario intervenire anche sul fronte
della gestione dei cantieri. Un organo internazionale di coordinamento dovrebbe tener conto di
tutti i transiti alpini in modo da poter mantenere una sufficiente capacità di trasporto nel caso di
eventi imprevisti. Come si è ora avuto modo di constatare, i cantieri contemporanei lungo più assi
di transito centrali, come quelli di quest'estate con blocchi in parte totali delle linee del Sempione e
del Brennero, rappresentano un rischio insostenibile. In casi d'emergenza lo spostamento dei
cantieri deve essere un’opzione.
Infine, l'interruzione della linea del San Gottardo ha reso evidente la necessità di una gestione
delle infrastrutture coordinata a livello internazionale, soprattutto nel sensibile spazio alpino,
tale da consentire la migliore armonizzazione possibile delle varie esigenze delle reti nazionali.
Anche l'interoperatività continua ad essere un tema centrale: la diversità dei profili delle linee, dei
sistemi di alimentazione e di sicurezza ferroviaria complicano enormemente lo smistamento dei
trasporti da un asse all'altro.
Share :