Interporto Padova Spa, ha avviato, lo scorso 24 dicembre un’indagine di mercato con l’obiettivo di raccogliere eventuali proposte di operatori intermodali interessati a partecipare all’attività terminalistica della società padovana. La raccolta delle eventuali proposte si concluderà il 31 gennaio prossimo. Di recente il presidente di Interporto Padova Luciano Greco, affiancato dalla vicepresidente Chiara Manfreda, dal direttore generale Roberto Tosetto e dal vicedirettore generale Paolo Pandolfo, ha illustrato gli obiettivi e le opportunità della iniziativa e con l’occasione ha anticipato i dati di traffico 2024 del terminal Intermodale. In particolare l’andamento del traffico intermodale, con lo spostamento su treno di semirimorchi e container ha segnato un significativo aumento del 6,4% rispetto al 2023 stabilendo il record assoluto con 411.958 teu un volume che lo affianca a quello di alcuni importanti terminal portuali italiani.
Rispetto all’indagine di mercato il presidente Greco spiega: “Interporto Padova cresce ed è cresciuto molto, soprattutto negli ultimi 10 anni ha fatto molti investimenti nel settore dell’intermodalità, oltre 50 milioni di euro, e oggi è un operatore molto importante a livello nazionale ad anche europeo. Siamo leader da un punto di vista tecnologico e anche di movimentazione, oggi per la prima volta facciamo un ragionamento prospettico non dovuto alla necessità, ma dovuto all’opportunità. Siamo un player importante a livello nazionale e vogliamo diventare parte di una alleanza più ampia a livello internazionale. L’obiettivo è rafforzarci in un mondo che cambierà, ci saranno sfide nuove, noi adesso siamo in una posizione di forza relativa rispetto anche ad altre realtà simili alla nostra ed è quindi il momento giusto per rafforzarci ulteriormente. Per fare un esempio semplice è la stessa operazione che fanno le compagnie aeree per diventare più forti nella competizione globale. Quello che sta facendo oggi Interporto Padova è valutare, tramite indagine di mercato, se esistono le condizioni per avviare negoziazioni con operatori di mercato importanti per rafforzare la posizione di Padova all’interno del contesto internazionale. Interporto Padova, negli ultimi anni ha diversificato la sua capacità di reagire ai rapidi mutamenti del mercato, quali possiamo anche immaginare potranno accadere in futuro alla luce dell’attuale scenario internazionale. Oggi noi non facciamo solo traffici marittimi, ma anche semirimorchi che sono traffico tipicamente terrestre. Questo vuol dire che, a seconda di come muteranno le relazioni commerciali internazionali - soprattutto cambierà la geografia del commercio internazionale - Interporto Padova dovrà essere in grado di rispondere con nuove e diverse rotte commerciali. La ricerca di un’alleanza per irrobustire quello che già siamo, serve proprio a questo, a rispondere in tempo reale alle nuove contingenze. Attenzione, se non dovessimo trovare gli operatori che sono interessanti per quello che siamo noi oggi, continueremo come abbiamo fatto negli ultimi 10 anni, continuando a crescere”.
Il direttore generale Tosetto sottolinea: “I dati del 2024, con il record storico di container e semirimorchi movimentati, oltre 411 mila, sottolineano che stiamo svolgendo appieno il nostro ruolo che è quello di mettere in connessione il mondo della produzione con quello del commercio. Superare i 411 mila TEU è una dimostrazione di efficienza, ma anche di essere uno strumento efficiente per mantenere le nostre aziende connesse con il mondo. Abbiamo affrontato con successo la sfida tecnologica dell’automazione che arriverà ad essere operativa, per quanto riguarda la movimentazione con le gru elettriche a portale, nei prossimi mesi. Questo ci permetterà in futuro di essere ancora più efficienti nello spostare camion dalla strada al treno, con potenziali di crescita molto grandi se pensiamo a quanto il trasporto delle merci viaggi su strada e agli obiettivi di trasferimento modale che le politiche europee in tema di sostenibilità ambientale prevedono”.