03/10/2014

Interporto di Pordenone, siglato contratto con RFI

Siglato il contratto di raccordo con Rfi. Ora partono i lavori per la sistemazione dei binari Stazione ferroviaria in Interporto, a dicembre si muoverà il primo treno Si inizierà con la tratta Marcianise-Pordenone-Belgrado. Al via le gare per costruire la stazione Lo scalo merci ferroviario all’interno di Interporto Centro Ingrosso a Pordenone ora è una realtà. Il presidente dell’area intermodale della Destra Tagliamento Giuseppe Bortolussi ha infatti sottoscritto il contratto di raccordo, ultimo anello di una complessa catena che consentirà alla piattaforma logistica di dotarsi di un nuovo servizio. L’atto è stato siglato nel capoluogo del Friuli Occidentale alla presenza di Carlo De Giuseppe, rappresentante di Rete Ferroviaria Italiana di Trieste. Il contratto è l’atto ufficiale con il quale vengono riconosciuti a Interporto gli slot ferroviari della rete nazionale e internazionale del traffico merci su rotaia. Pertanto l’area intermodale si inserisce nella mappa ferroviaria esistente, definendo la possibilità e le modalità di movimento delle merci via treno da e per Pordenone. Ora che l’atto è stato firmato, patiranno subito i lavori per l’adeguamento strutturale e la sistemazione di un primo fascio di binari esistenti. Si stima che il primo convoglio possa muoversi entro il mese di dicembre. «Il programma – spiega il presidente di Interporto Giuseppe Bortolussi – prevede che, a regime, la nostra stazione elementare con standard europei sia dotata di sette fasci di binari di cui tre elettrificati. Se da un lato ora partiremo con la pubblicazione dei bandi per la costruzione della stazione stessa, contestualmente inizieranno i lavori per rendere operativa una prima linea. Adesso è importante far conoscere il nostro scalo e portare qui da noi il traffico merci. Su questo versante ci eravamo già mossi da più di un anno, andando ad illustrare l’ammodernamento di Interporto Pordenone tanto in Italia quanto all’estero. In particolare i contatti sono stati stabiliti con i principali nodi ferroviari nazionali, ma anche con le realtà produttive di Ungheria, Ucraina e dell’area Balcanica. In questo senso abbiamo dato avvio lo scorso anno al Consorzio “Corridoio Italia-Serbia" per definire con questa zona dell’Europa alcune joint venture nel campo dei trasporti. L’attività ferroviaria di Interporto prenderà corpo proprio con l’area dell’ex Jugoslavia, dando vita al traffico merci sulla linea Marcianise-Pordenone-Belgrado». Prima di giungere alla conclusione dell’iter, quello di Interporto è stato un percorso tutto in salita. Una partita sulla quale il presidente Bortolussi ha scommesso sin dall’inizio, portando a casa un risultato che ai più sembrava insperato. «Sono stati – spiega Bortolussi - due anni di lavoro intenso e pieno di ostacoli. Nel 2012 il progetto era stato bloccato perché la strategia nazionale aveva previsto un drastico taglio agli innesti e raccordi ferroviari. Dei 52 esistenti in regione, ora ne sono rimasti solo 9 tra cui il nostro. Questo è il risultato di un lavoro intenso, basato su un business plan credibile, una strategia concreta e un lavoro di squadra con gli operatori del settore che ci ha permesso di vincere la concorrenza e mantenere vivo un progetto quando invece molti altri hanno dovuto fare un passo indietro. Ora dobbiamo giocare il secondo tempo di questa importante partita, incrementando sempre più il traffico all’interno della nascitura stazione elementare di Pordenone, portando così sviluppo ed occupazione nella Destra Tagliamento e in Friuli Venezia Giulia».
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