21/10/2013

Interporto Centro Ingrosso di Pordenone avrà la sua stazione merci

A Roma, nella sede di Rfi (Rete Ferroviaria italiana) alla presenza dell'amministratore delegato Michele Mario Elia e del responsabile della direzione centrale finanze, controllo e patrimonio di Fs Luigi Lenci è stata siglata la convenzione attuativa che sancisce il modo in cui le Ferrovie dello Stato cederanno a Interporto le aree adiacenti il centro logistico e sulle quali sorgerà il nuovo terminal intermodale pordenonese. Ora che le parti hanno messo “nero su bianco" i dettagli dell'accordo, entro la fine dell'anno si completerà l'operazione di compravendita dei terreni. Una volta che Interporto entrerà in possesso dell'intera superficie a disposizione, partiranno gli interventi necessari per lo sviluppo del terminal, operazioni che avverranno in due fasi. La prima consiste nei lavori di adeguamento e potenziamento dello scalo, ossia l'ampliamento del numero dei binari a uso di Interporto nonché nella pavimentazione del piazzale. La seconda, invece, riguarda la costruzione di una stazione elementare con standard europei di 750 metri con le relative tecnologie e allaccio alla rete ferroviaria in direzione Udine. «L'accordo sottoscritto a Roma – spiega il presidente di Interporto Giuseppe Bortolussi – rappresenta il tassello che ci mancava per dare avvio al nuovo scalo merci. Ciò significa che, concluso l'iter burocratico, partiremo con la costruzione del terminal merci completamente moderno. La stazione elementare ci darà la possibilità di coprire il fabbisogno espresso dalle quattro province di Pordenone, Belluno, Treviso e Venezia che hanno visto chiudersi la maggior parte dei raccordi ferroviari a seguito della razionalizzazione compiuta dal gestore della rete. Ciò è avvenuto per concentrare l'attività in hub più strutturati secondo gli standar europei che prevedono fasci di binari lunghi 750 metri. Secondo quanto era già stato definito nel nostro business plan, il primo step sarà quello di portare in Interporto almeno una coppia di treni al giorno indirizzandoci verso una clientela che ha bisogno di far partire merci diffuse anche in singoli vagoni. Convogli poi che possono essere raggruppati con quelli di altri clienti lungo la direttrice che li porta a destinazione. Per far questo stiamo intrecciando una serie di relazioni con altri porti e centri intermodali del nord Italia per migliorare il trasferimento su treno delle merci destinate alle lunghe percorrenze, come il nord e l'est dell'Europa».
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