E’ stato inaugurato oggi, durante un collegamento video in diretta con l’evento inaugurale di Green Logistics Expo alla Fiera di Padova, il nuovo terminal dedicato ai semirimorchi di Interporto Padova.
Alla cerimonia che ha visto un taglio “virtuale" del nastro davanti al maxischermo nella sala plenaria di Green Logistics Expo, hanno partecipato il presidente di Interporto Padova Franco Pasqualetti, la vicepresidente della Regione Veneto Elisa De Berti, il sindaco di Padova Sergio Giordani, il presidente di UIR Matteo Gasparato e Gianfranco de Angelis, dirigente del MIMS. Il ministro Enrico Giovannini ha assistito collegato in video da Roma dopo essere intervento per u saluto e una introduzione ai lavori della giornata
Ad assistere all’evento anche alcuni tra i principali protagonisti della logistica italiana, Umberto Ruggerone presidente di Assologistica, Carlo De Ruvo presidente di Confetra, Thomas Baumgartner, presidente di Anita, Arrigo Emilio Giana, Presidente di Federtrasporto, Luigi Legnani, presidente di FerCargo.
Per Interporto Padova il trasporto intermodale è la migliore soluzione per collegamenti di qualità tra i principali porti e interporti. Una convinzione che è alla base dei programmi di crescita e sviluppo che l’interporto ha avviato da qualche anno, con un investimento che ad oggi è complessivamente di circa 30 milioni di euro, e grazie al quale si posiziona ai vertici nazionali del settore. Un programma attuato per fasi che è al centro della partecipazione a Green Logistics Expo, nella quale Interporto Padova gioca un ruolo di primo piano nello sviluppare una logistica sostenibile in Italia.
Il nuovo terminal specializzato e dedicato esclusivamente ai semirimorchi rientra perfettamente in questo progetto a medio e lungo termine. Già oggi Interporto Padova è collegato con due relazioni di treni blocco di semirimorchi agli interporti di Colonia e in Germania e Geleen in Olanda. Adesso grazie al nuovo terminal che permette di movimentare anche i semirimorchi e non solo i container con le gru elettriche a portale del grande Terminal Intermodale, le relazioni potranno rapidamente aumentare, seguendo la richiesta degli operatori.
Il nuovo terminal è stato realizzato su un’area lunga circa 850 metri e largo 40 sul lato nord del grande terminal intermodale di proprietà di Interporto Padova, in adiacenza al fascio nord dei binari a modulo europeo da 750 metri serviti dalle gru a portale. Qualche numero dà un’idea della nuova opera: la superficie complessiva è di 35.000 mq con ben 215 stalli numerati della lunghezza di 18 metri ciascuno dotati di blocchi fermaruote. Con questa nuova area la superficie complessiva a piazzali del Terminal Intermodale raggiunge i 320 mila mq. Il nuovo Terminal è naturalmente dotato anche di un sistema di illuminazione con 38 punti luce a led, una sistema di raccolta e trattamento delle acque di prima pioggia e di un bacino di laminazione per la regolazione dei volumi delle acque piovane di scarico, per fronteggiare le possibili precipitazioni di fortissima intensità oramai sempre più frequenti.
Il percorso amministrativo per la realizzazione del nuovo Terminal per Semirimorchi è iniziato nell’agosto del 2020 con la partecipazione al Bando del MIMS,ha visto l’aggiudicazione della gara d’appalto un anno dopo, nell’agosto del 2021 e la fine dei lavori poche settimane fa. I lavori che hanno richiesto un investimento di circa 4 milioni di euro sono stati realizzati dalla ICS srl, Impresa Conglomerati Strade di Limena in provincia di Padova.
Si rafforza così l’offerta Intermodale di Interporto Padova che in questi ultimi anni ha affiancato all’attività del Terminal Intermodale dedicata ai container quella dei semirimorchi. Una tipologia di intermodalità sempre più apprezzata soprattutto dopo l’emergenza Covid19 che ha evidenziato come la movimentazione del solo semirimorchio sia vincente sia sotto l’aspetto sanitario (nessuna trasferta di personale) che di quello della regolarità del servizio, ma che è ancora più interessante ora alla luce della carenza di autisti sulle lunghe distanze che riguarda tutti i Paesi europei. A tutto questo si aggiunge naturalmente l’aspetto della sostenibilità ambientale: con una quarantina di semirimorchi caricati su ogni treno abbiamo meno CO2 emessa e minor congestione stradale.
Franco Pasqualetti presidente di Interporto Padova sottolinea: “Sono ovviamente soddisfatto di questo nuovo traguardo che ci permette di offrire in modo migliore un servizio oggi molto richiesto dagli operatori. Noi cerchiamo di essere sempre al passo col mercato e se possibilie di anticiparlo nelle sue esigenze. Ci riusciamo anche perché, a fianco della parte immobiliare, circa 280 mila mq di magazzini di nostra proprietà sempre totalmente affittati, abbiamo deciso di fare logistica in prima persona. Il Terminal Intermodale è di nostra proprietà e gestito direttamente da noi. Questo ci permette una grande flessibilità e l’opportunità di adeguare in tempo reale le nostre strutture alle tendenze del mercato. Il prossimo traguardo sarà la totale automazione delle operazioni di movimentazione del terminal. Il futuro secondo noi poggia su due pilastri: digitalizzazione spinta di tutta la parte documentale e gestionale e automazione dei terminal. Saremo i primi in Italia. E tutto questi, mi preme ricordarlo con un bilancio sempre in positivo: lo scorso anno abbiamo toccato quasi i 40 milioni come valore della produzione con 2,9 milioni di utile netto, grazie anche ai 386.000 container movimentati con oltre 8000 treni entrati e usciti nel terminal. Siamo la prova provata che anche il pubblico può fornire servizi di qualità e fare utili".