08/03/2016

In Nexive quasi il 30% dei dipendenti è donna

Il 29% dei dipendenti dell’operatore postele privato è donna, percentuale che sale al 30% nel management, superando la media nazionale che si attesta, secondo le ultime statistiche, al 15,1% nelle imprese private. La conciliazione dei tempi di lavoro e di vita è una delle priorità dell’azienda, parte del gruppo olandese PostNL che vede al vertice, peraltro, sempre una donna: Herna Verhagen. 


Programmi che conciliano tempi di vita e di lavoro
A sostegno dell’impiego femminile e più in generale per favorire un ambiente lavorativo sereno ed equilibrato, l’azienda ha implementato strategie e programmi che favoriscono la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. Fra questi rientrano gli orari flessibili, il part-time orizzontale, verticale ed estivo, il telelavoro, alcuni modelli di work at home e le iniziative di money/time saving, come il servizio di lavanderia offerto presso la sede di lavoro. Le iniziative vengono sempre condivise e sostenute con il contributo delle parti sociali, come l’accordo firmato da azienda e organizzazioni sindacali sulla Banca Ore, operativo da oltre due anni. Si tratta di un meccanismo che intende favorire un’applicazione flessibile dell’orario di lavoro per tutti i dipendenti, facendo confluire in una Banca Ore le ore di lavoro prestate il sabato o in orario straordinario. Queste ore possono poi essere utilizzate per permessi di maternità o paternità o, più in generale, per altri permessi orientati alla conciliazione fra vita professionale e personale. La logica che orienta Nexive, infatti, è la valorizzazione della qualità del lavoro più che della quantità di ore lavorate, in modo da favorire una piena partecipazione alla vita aziendale di tutti i dipendenti. 


E per le neo-mamme c'è l'iniziativa Fiocco in azienda
Inoltre, Nexive promuove l’iniziativa Fiocco in azienda per aiutare i genitori ad affrontare serenamente l’arrivo di un figlio e facilitare il rientro in azienda delle neomamme. Il programma opera su più fronti: dal supporto amministrativo per le procedure burocratiche legate alla maternità ad un contributo economico integrativo durante il congedo obbligatorio, fino all’assistenza pediatrica fuori residenza e a servizi di counselling che permettano alla futura mamma, se vuole, di restare in contatto con la vita aziendale anche durante l’assenza dal lavoro e, al rientro in azienda, di essere supportata nel reinserimento tramite colloqui di orientamento.
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