30/07/2013

Imprese italiane più fiduciose, parola di Istat

L'indice composito del clima di fiducia delle imprese italiane (Iesi, Istat economic sentiment indicator) espresso in base 2005=100, sale a luglio a 79,6 da 76,4 di giugno. Il suo aumento complessivo riflette il miglioramento della fiducia diffuso in tutti i settori economici oggetto dell'indagine Istat, andando dalle imprese manifatturiere e di costruzione, a quelle del commercio al dettaglio e dei servizi di mercato. L'indice del clima di fiducia delle imprese manifatturiere aumenta, passando da 90,5 di giugno a 91,7. Migliorano pure i giudizi sugli ordini e le attese di produzione (da -39 a -37 e da -2 a 0, i rispettivi saldi); il saldo relativo ai giudizi sulle scorte di magazzino passa da 1 a 0. L'analisi del clima di fiducia per raggruppamenti principali di industrie indica un miglioramento diffuso della fiducia: nei beni di consumo da 91,3 a 92,8, nei beni intermedi da 89,8 a 90,8 e nei beni strumentali da 91,1 a 92,5. L'indice del clima di fiducia delle imprese di costruzione sale da 71,1 di giugno a 76,5. Migliorano sia i giudizi sugli ordini e/o piani di costruzione sia le attese sull'occupazione (i saldi aumentano da -56 a -52 e da -27 a -20, rispettivamente). Quanto alle imprese dei servizi di mercato l'indice sale da 70,7 di giugno a 75,6. Crescono i saldi dei giudizi e delle attese sugli ordini (da -29 a -27 e da -17 a -11, rispettivamente) e si fanno più rosee le attese sull'andamento generale dell'economia italiana. Nel commercio al dettaglio, l'indice sale da 80,9 di giugno a 82,1. Da segnalare infine un dato in controtendenza: la fiducia diminuisce nella grande distribuzione (da 80,0 a 73,0), ma aumenta nella distribuzione tradizionale (da 84,7 a 90,8).
Share :