31/08/2015

Immigrazione clandestina, la ricetta di Franchini (CNA-Fita)

"Quanto è accaduto sull'autostrada A4 austriaca, con il ritrovamento di 71 cadaveri di profughi lasciati abbandonati all'interno di un Tir, ben rappresenta il livello di inciviltà e di barbarie che questa incessante emergenza immigrazione sta portando sin dentro l'Europa evoluta". Cinzia Franchini, presidente nazionale CNA-Fita , l'associazione degli autotrasportatori artigiani, ha così commentato la notizia di cronaca di questi giorni, aggiungendo che "chi predica, a margine di simili tragedie, maggiori controlli sull'autotrasporto non conosce bene forse la dimensione del flusso merci e persone circolante su gomma nel vecchio Continente. Da tempo come associazione invochiamo l'uso delle tecnologie più avanzate per consentire controlli non più a campione bensì a tappeto affinchè si possa realmente stanare e duramente reprimere simili traffici". Un esempio potrebbe essere l'installazione di varchi autostradali per camion dove si utilizzano scanner, già in uso presso alcuni porti italiani e in altri paesi. Per Franchini chi si rende disponibile e complice di queste situazioni non ha nulla a che fare con l'autotrasporto. "Gli imprenditori quanto gli autisti che prendono parte a questi traffici (esseri umani, armi, droga o rifiuti tossici) sono anch'essi dei criminali da punire e perseguire con ogni mezzo. Non vi possono essere giustificazioni di sorta - ha aggiunto la presidente - tanto meno argomentazioni afferenti la crisi economica o i trattamenti tariffari. Le azioni criminose rimangono tali perchè travalicano il discrimine tra imprenditori, seppur in crisi, e gentaccia disposta a tutto pur di guadagnare, anche facendo morire povera gente".
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