24/03/2016

Il porto di Trieste a confronto con le imprese friulane

Sala gremita lo scorso 22 marzo alla Camera di Commercio di Udine per l’incontro di presentazione del porto di Trieste  alle imprese del Friuli. Hanno aperto i lavori, il presidente camerale Giovanni Da Pozzo, i sindaci di Udine e Trieste Furio Honsell e Roberto Cosolini, e il  commissario dell’Autorità Portuale di Trieste Zeno D’Agostino. A seguire le testimonianze dirette di Francesco S. Parisi, presidente della Francesco Parisi Casa di Spedizioni spa, Enrico Samer, presidente e ad di Samer & Co. Shipping spa, Marco Zollia, marketing manager di Trieste Marine Terminal spa e Fulvio Tomasin, presidente dell’Interporto Cervignano del Friuli spa. 


Urgenza di un dialogo tra mondo portuale e mondo produttivo
“L’asset strategico del porto di Trieste sono i servizi intermodali". Ha esordito così D’Agostino, sottolineando da subito anche l’importanza della collaborazione con il Porto di Monfalcone. “Il mondo portuale e il mondo produttivo – ha continuato D’Agostino  - non dialogano a sufficienza. Riteniamo che oltre a promuovere il porto a livello internazionale, è fondamentale iniziare a tessere un dialogo con il territorio e il proprio bacino di riferimento. Il porto non è un’infrastruttura, ma un sistema. Abbiamo una zona franca che non è mai stata utilizzata in maniera compiuta. E’ necessario pensare al porto come un ambito in cui sviluppare e trasferire attività non solo logistiche e terminalistiche, ma anche industriali. Per questo il dialogo e il dibattito con gli imprenditori è fondamentale". 


Lo scalo triestino non è solo di Trieste, ma dell'intera Regione 
L’incontro è stato anche l’occasione per illustrare i nuovi piani di sviluppo del porto e i dati statistici del primo bimestre 2016. Positiva e in crescita la movimentazione ferroviaria con 861 treni movimentati (+ 30,19% sul primo bimestre dell’anno scorso). Buoni anche i risultati nel settore container: 74.141 teu movimentati con un + 3,56%. Per le rinfuse solide invece si registra un + 4,40% e per le merci varie un + 7,88%. Il presidente camerale Da Pozzo ha sottolineato come “ Il porto di Trieste non è solo di Trieste, è dell'intero FVG, come tutte le infrastrutture che riguardano le aree industriali non sono solo delle aree industriali stesse. Ogni infrastruttura a supporto dell'economia va considerata come sistema in grado di portare crescita e sviluppo per tutti. Dobbiamo perciò superare i campanilismi e dobbiamo mettere in comune visioni e forze, mettere insieme gli imprenditori e i responsabili delle azioni pubbliche, come stiamo facendo qui oggi e come abbiamo fatto in più occasioni in questi anni, convinti dell'importanza di questo percorso per un'economia aperta all'export e all'internazionalizzazione." 


Basta crogiolarsi nel provincialismo e nell'isolamento
Sulla stessa linea anche il sindaco di Udine Honsell, che ha rilevato “la centralità del porto di Trieste per la Regione" e ha auspicato maggiore collaborazione tra le città di Udine e Trieste. "Questi incontri dimostrano quanto Trieste possa e debba essere una risorsa fondamentale per la crescita dell'intera regione, - ha affermato il sindaco di Trieste Cosolini. - Mette a disposizione, infatti, infrastrutture e risorse preziose. E può essere, anche, punto di riferimento per tutta questa parte d'Europa. Non si capisce, quindi, per quale ragione nessuno ci abbia pensato prima di noi preferendo, invece, crogiolarsi nel provincialismo e nell'isolamento. Con la presidente Serracchiani e con Zeno D'Agostino stiamo perseguendo in modo convinto questa vocazione ". Dopo gli interventi istituzionali, gli imprenditori dello scalo giuliano hanno illustrato le nuove possibilità che il porto di Trieste può offrire alle imprese del territorio in termini di nuovi servizi intermodali, di condizioni tariffarie e di possibili sviluppi di nuove attività anche in regime di punto franco. 
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