Conoscere da vicino le sfide e le opportunità del trasporto merci intermodale in Europa, un settore in forte crescita che richiede investimenti, innovazione e sostenibilità. Questo l’obiettivo dell’incontro, che si è svolto il 6 dicembre scorso, con gli studenti della magistrale in Transport Systems Engineering dell’Università Sapienza di Roma durante la visita al terminal intermodale Mercitalia di Pomezia, una delle strutture più avanzate del Polo Logistica del gruppo FS.
Il terminal di Pomezia è il punto di partenza di uno dei best case del Polo: il treno intermodale Pomezia-Duisburg, che da 15 anni collega il centro Italia con il cuore dell'Europa, servendo clienti industriali di primaria importanza, trasporta ogni giorno circa 800 tonnellate di merci, equivalenti a 40 camion, con un risparmio di emissioni di CO2 del 75% rispetto alla modalità stradale. Il servizio, che garantisce puntualità, sicurezza e qualità, è parte integrante del nuovo Piano Industriale 2023-2032 del Polo Mercitalia, che prevede investimenti fino a 3 miliardi di euro per l'acquisto di locomotive, carri e il rinnovo di terminal ferroviari. Un altro aspetto recente di notevole importanza è il progetto MOST, nel quale l'innovazione è al servizio della mobilità sostenibile.
Il 13 dicembre, all’impianto intermodale di Maddaloni-Marcianise (Caserta), si è svolta una riunione del gruppo di lavoro "WP4 innovazione nel trasporto merci" dello "Spoke 4 trasporto ferroviario" del Centro Nazionale Mobilità Sostenibile MOST, un'iniziativa che coinvolge università, centri di ricerca e aziende per sviluppare soluzioni innovative per la mobilità sostenibile, in particolare per ridurre l'incidentalità e il cambiamento climatico. I partecipanti, tra cui Università Sapienza di Roma, Politecnico di Milano, Centro Nazionale per le Ricerche, Mercitalia Intermodal e Mercitalia Shunting & Terminal hanno parlato di automazione degli impianti, realtà aumentata e virtuale (AR/VR) per la sicurezza e l'efficienza nell'esercizio e nella manutenzione e la digitalizzazione di bordo e di terra.
Il progetto si propone di sperimentare a Marcianise, nodo strategico del Meridione d'Italia, un complesso sistema di digitalizzazione e automazione che mira a replicare per il trasporto merci, la realtà del trasporto passeggeri: le metropolitane "driverless", sfruttando le ultime novità tecnologiche, come la visione artificiale, l'accoppiamento automatico digitale dei carri (DAC) e i "carri intelligenti" T3000, dotati di sensoristica innovativa. Il sistema di AR/VR intende invece snellire le attività ispettive dei carri, rendendole più rapide e sicure.
Un altro importante appuntamento per la collaborazione e le condivisioni di idee è stata la visita di Voith a Verona: un'occasione per rafforzare la collaborazione e impegnarci in uno scambio significativo sulla tecnologia DAC. Durante l’incontro la locomotiva E.652, equipaggiata con l'avanzatissimo DAC ibrido, ha fatto correre un treno dimostrativo. Un’esperienza che ha visto il futuro della tecnologia ferroviaria in azione, perché integrazione logistica significa visione condivisa a 360° di tutti gli attori che contribuiscono al cambiamento in un ambito sempre più esigente e attento alle richieste di mercato.