23/01/2022

Il ministro Carfagna incontra i commissari delle ZES

Il ministro per il Sud e la Coesione Territoriale Mara Carfagna ha riunito la scorsa settimana tutti i commissari delle aree ZES (zone economiche speciali). Scopo dell'incontro avviare un coordinamento nell'azione degli otto commissari con il supporto delle strutture del ministro per il Sud e la Coesione territoriale, del ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (MIMS) e dell'Agenzia per la Coesione territoriale.



"Ho voluto questo incontro per avviare un metodo di lavoro che giudico indispensabile per il successo del 'programma ZES', fondato sulla condivisione di esperienze, criticità, soluzioni - ha spiegato il ministro Carfagna. - Nella mia visione le otto ZES meridionali non sono otto cittadelle chiuse nelle loro mura, ma otto parti di un unico processo condiviso che da qui al 2026 deve attrarre investimenti, imprese, lavoro, benessere, allo scopo di costruire un nuovo destino per il Mezzogiorno: una grande piattaforma logistica al centro degli scambi commerciali e delle relazioni nel Mediterraneo".



Ricordiamo che il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza destina 630 milioni di euro per investimenti infrastrutturali destinati ad assicurare un adeguato sviluppo dei collegamenti delle aree ZES con la rete nazionale dei trasporti, in particolare con le reti Trans Europee (TEN-T), al fine di rendere efficace l’attuazione delle ZES. A queste risorse, si aggiungono ulteriori 1,2 miliardi di euro che il PNRR riserva a interventi sui principali porti del Mezzogiorno.



Nell’ambito dei Piani strategici di sviluppo delle ZES coinvolte sono previste diverse progettualità infrastrutturali. Le principali necessità sulle quali si interverrà sono: 1) collegamento di "ultimo miglio": realizzare efficaci collegamenti tra le aree portuali e industriali e la rete infrastrutturale ferroviaria e stradale facente parte delle reti di trasporto principali, così da consentire ai distretti produttivi di ridurre tempi e costi nella logistica; 2) digitalizzazione e potenziamento della logistica, urbanizzazioni green e lavori di efficientamento energetico e ambientale nelle aree retroportuali e nelle aree industriali appartenenti alle ZES; 3) potenziamento della resilienza e della sicurezza dell'infrastruttura connessa all'accesso ai porti.


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