16/02/2015

Il Mezzogiorno preoccupa Federdistribuzione

“I dati diffusi dall’Istat sulla situazione del Mezzogiorno sono estremamente preoccupanti – afferma Giovanni Cobolli Gigli, presidente di Federdistribuzione – e riportano il tema del Sud d’Italia tra le assolute priorità del Paese". Secondo i dati Istat il Mezzogiorno risulta avere un Pil pro-capite nel 2013 inferiore del 45,8% a quello del Centro-Nord, pari nel Meridione a 17.200 euro. Ma soprattutto l'area evidenzia, sempre per il 2013, una spesa per consumi per abitante inferiore del 32% rispetto a quella del Centro-Nord: 12.500 euro contro i 18.300 del resto del Paese. “I dati sulla grande differenza di Pil e consumi pro capite del Mezzogiorno rispetto alle altre Regioni del Paese si aggiungono a quelli sui livelli di disoccupazione e di lavoratori irregolari, che sono più del doppio nel Sud rispetto al resto del Paese, disegnando un quadro drammatico dal punto di vista economico e sociale", continua il presidente di Federdistribuzione. Nel 2013 il tasso di disoccupazione è stato del 19,7% nel Sud rispetto a una media nazionale del 12,2%. Nel 2012 le unità di lavoro irregolari sono state nel Mezzogiorno pari al 20,9% del totale delle unità di lavoro, contro un dato nazionale del 12,1%. “Questo quadro complessivo produce anche situazioni di concorrenza sleale tra imprese, scoraggiando investimenti e allontanando dal territorio aziende soffocate dalle situazioni di contesto - prosegue Cobolli Gigli - Affrontare il problema del Mezzogiorno è una priorità che non può essere più rimandata. Correggere le attuali distorsioni e avviare una decisa politica di sostegno dello sviluppo delle regioni meridionali è una chiave fondamentale per la crescita di tutto il Paese. Senza interventi in questo senso tutto il cammino dell’Italia di uscita dalla crisi sarà più lungo e complicato". 
Federdistribuzione è espressione della Distribuzione Moderna Organizzata e riunisce e rappresenta, nelle sedi istituzionali, locali, nazionali e comunitarie le imprese distributive operanti nei settori alimentare e non alimentare che svolgono la propria attività attraverso le più innovative formule del commercio moderno. Si compone di cinque associazioni nazionali che rappresentano un universo articolato di imprese e di multicanalità che si differenziano per dimensioni, forme distributive e merceologie trattate. Le imprese associate a Federdistribuzione nel 2014 hanno realizzato, in base ai dati 2013, un giro d’affari di 60,6 miliardi di euro (di cui 8,6 miliardi di euro in franchising), con una quota pari al 47,9% del totale fatturato della Distribuzione Moderna Organizzata; hanno una rete distributiva di 14.600 punti vendita (di cui 7.800 in franchising) e danno occupazione a 213.000 addetti. Rappresentano, infine, il 28,3% del valore dei consumi commercializzabili.
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