Il gruppo DKV chiude l'anno a quota 5.8 miliardi di euro

Il gruppo è stato in grado di compensare la situazione legata al calo dei prezzi del gasolio, integrando tra i servizi offerti nuovi pedaggi in alcuni Paesi (inclusa la Russia), consolidando il successo della carta Novofleet per il segmento delle flotte auto ed espandendo la rete di rifornimento nell’Europa orientale. Anche l’efficienza è migliorata: Remobis infatti, che all’interno del gruppo si occupa del rimborso IVA estera e recupero delle accise, ha in media dimezzato i tempi di rimborso per tutta Europa. Ha poi puntato sull'acquisizione di nuovi clienti e sul consolidamento dei rapporti con quelli storici, sempre nell’ottica di collaborazioni di lungo termine: ogni cliente riceve infatti consulenze personalizzate da parte di personale dedicato. “Abbiamo clienti che si affidano al nostro servizio da oltre 40 anni - afferma Hufnagl. 

Per andare incontro alle future sfide, come l’integrazione di ulteriori pedaggi europei, il continuo sviluppo del nostro sistema di fatturazione e l’ingresso in nuovi business, DKV punta a creare 100 nuovi posti di lavoro per il 2016 nelle aree customer service, IT, product management, marketing e vendite, portando il numero totale di dipendenti in Europa a circa 880. 

In linea con la crescita del gruppo, anche l’Italia riporta un risultato degno di nota: terzo anno consecutivo di risultati positivi che allontanano la crisi e fanno ben sperare per il 2016 appena iniziato. “Il 2015 è stato chiuso con un tasso di crescita in doppia cifra (+ del 20% circa rispetto all’anno precedente), che ci permette di mantenere alta la brand identity di DKV sul territorio nazionale e consolidarci al fianco dei nostri clienti", afferma Marco Berardelli, country manager di DKV Italia.