21/12/2011

Il futuro dell’intermodalità si chiama sincromodalità

Si è tenuta di recente a Bologna la conferenza finale del progetto Hinterport che, organizzata dall’Interporto di Bologna, ha messo in luce i principali ostacoli all’implementazione delle integrazioni fra porti e interporti al fine di proporre soluzioni adeguate e conformi ai paesi di riferimento. La conferenza ha visto il contributo di esperti internazionali, rappresentativi del contesto portuale e di quello interportuale: hanno reso possibile un animato confronto sulle trasformazioni in atto del trasporto merci via mare e sulle strategie conseguentemente adottate dalle Autorità portuali europee per le quali la penetrazione strutturata nell’entroterra logistico è adesso un elemento prioritario. Sincromodalità è la parola chiave che ben riassume i risultati dell’evento, lì dove la stessa rappresenta l’evoluzione dell’intermodalità e della multimodalità, intesa quale combinazione strutturata, ottimale, puntuale e sincronica di due o più modalità di trasporto. Quanto testimoniato dalla controparte operativa è risultato essere in linea con le dichiarazioni dei rappresentanti istituzionali europei le cui recenti policy muovono verso la creazione di un’area unica del trasporto merci nella quale l’integrazione fra porti e interporti sarà adeguatamente supportata.Tutti contributi della conferenza saranno presto disponibili sul sito del progetto: www.hinterport.eu
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