11/06/2014

ICT e Sanità, il punto nell'Osservatorio del Polimi

L’innovazione digitale della Sanità italiana oggi è una scelta obbligata, l’unica in grado di modernizzare il sistema e permettergli di reggere l’impatto della crescita della domanda di salute, fermando il decadimento in atto di qualità ed efficienza. Ma la spesa complessiva per la digitalizzazione della Sanità italiana nel 2013 si è ridotta del 5%, dopo il calo già registrato lo scorso anno, con un valore stimato di 1,17 miliardi di euro, che rappresenta l'1,1% della spesa sanitaria pubblica, pari a 19,72 euro per abitante. Una contrazione che riguarda in particolare le Aziende sanitarie, la cui spesa tecnologica è crollata dell'11% in un anno. La spesa ICT in Sanità continua quindi a essere oggetto di tagli e per di più gestita in ottica frammentata e locale per una pura automazione dell’esistente. Servono nuovi investimenti in tecnologie dell’informazione, avendo presente però che l’ICT da sola non è sufficiente. Per mantenere l’attuale assetto del Sistema Sanitario pubblico oggi in Italia è necessaria una riforma profonda del modello di cura e assistenza, uno “Smart Care System" in cui le tecnologie digitali possono abilitare l'interazione tra gli operatori del sistema socio-sanitario e i cittadini. Il report dell'Osservatorio ICT in Sanità della School of Management del Politecnico di Milano mira quindi a fornire una fotografia del contesto sanitario italiano e delle sfide che si trova oggi a fronteggiare. Viene inoltre identificato il ruolo che l’innovazione digitale può giocare per il miglioramento del Sistema, attraverso l’analisi dei dati di spesa ICT in Sanità da parte dei diversi attori istituzionali, fornendo una panoramica dei principali ambiti di innovazione e delle azioni di governance ICT messe in atto dagli Enti regionali. Per saperne di più si visiti http://www.osservatori.net/ict_in_sanita
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