26/07/2012

Gefco dà lezioni di logistica militare agli universitari

Il 5 luglio scorso si è tenuta in Bocconi una lezione del tutto speciale all’interno del master Memit – Economia e Management dei Trasporti, della Logistica e delle Infrastrutture – che ha visto Marco Henry, direttore commerciale & marketing di Gefco Italia, argomentare la nascita e l’evoluzione della logistica nel contesto militare, forte della sua esperienza come operatore in missioni internazionali di peacekeeping per Nato e Nazioni Unite in Medio Oriente e Africa e come responsabile della logistica per la missione ISAF in Afghanistan tra il 2006 e il 2007. L’incontro è stato anche l’occasione per parlare dell’impegno logistico di Gefco in Afghanistan. L’operatore logistico francese contribuisce infatti alla missione Nato nel Paese asiatico effettuando diversi trasporti attraverso Emma (Eurasia MultiModal Alliance), joint venture nata nell’aprile del 2011 per il servizio multimodale di trasporto delle merci in container dall’Europa all’Asia Centrale tra il gruppo Gefco e SRR, società ferroviaria della Lettonia. “La logistica è una delle quattro branche dell’arte militare. – ha raccontato Henry agli studenti – Tratta, infatti, tutte quelle attività volte ad assicurare agli eserciti quanto si rende loro necessario per vivere, muoversi e combattere in condizioni di completa efficienza". La logistica militare continua a essere fondamentale anche ai giorni nostri, soprattutto nelle missioni internazionali di peacekeeping. Dal 1984 a oggi si contano 65 operazioni sotto l’egida dell’Onu, di cui sedici tuttora in corso e ogni anno ne vengono proposte di nuove. “Di diversa natura è però l’intervento militare in Afghanistan – ha continuato Henry – avviato dopo gli attentati dell’11 settembre alle Torri Gemelle di New York e portato avanti dagli Stati Uniti con la collaborazione della Gran Bretagna". Con l’istituzione dell’Isaf (International Security Assistance Force), forza internazionale che impiega circa 60.000 militari provenienti da una quarantina di nazioni e che ha la responsabilità di garantire la sicurezza su tutto il territorio afgano, la logistica ricopre un ruolo sempre più di primaria importanza nella conduzione delle operazioni. Anche Gefco, grazie alla joint venture Emma, sta apportando un contributo prezioso e sostanziale ai servizi logistici e di trasporto della missione Nato. Henry ha spiegato nel dettaglio i flussi di trasporto multimodale per l’Afghanistan: “Dopo un trasporto breve via mare al porto di Riga, viene formato un treno completo in ogni terminal, ciascuno caricato con 60 container sotto la supervisione degli esperti delle filiali Gefco di Lettonia e Kazakistan, dove il treno completo si dirige arrestando la sua corsa ad Hairatan. La successiva distribuzione locale in Afghanistan avviene su gomma". Il tragitto copre una distanza totale di 4.500 chilometri, ha una durata di 15 giorni con partenze di frequenza settimanale. “Attraverso i nostri uffici in Afghanistan - ha proseguito ancora Henry - siamo in grado di offrire consulenza e supporto per le pratiche doganali e amministrative. Inoltre - possedendo due aree di stoccaggio a Kabul e nel porto di Hairatan e avendo una disponibilità di oltre 100 camion - riusciamo a fornire un servizio logistico capillare e a valore aggiunto".
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