26/03/2015

Friuli Venezia Giulia, quale futuro per il cargo ferroviario?

Si è svolto lo scorso 16 marzo presso la sede di Confindustria Udine il convegno “Il cargo ferroviario in Friuli Venezia Giulia", organizzato da InRail e promosso con la collaborazione di Inter-rail e Ferrovie Udine Cividale (FUC) con l’obiettivo di presentare alcuni spunti concreti per il rilancio del trasporto ferroviario nella Regione. Al centro del dibattito, le opportunità di sviluppo della modalità ferroviaria, che InRail, Inter-rail e FUC hanno analizzato e sintetizzato all’interno del “Focus trasporto ferroviario Cargo in FVG", uno studio redatto da Paolo Sartor e, in particolare, la necessità di valorizzare la regione nella sua centralità di piattaforma logistica intermodale, l’identificazione delle principali piattaforme logistico-industriali a sostegno del tessuto produttivo locale, la razionalizzazione delle manovre ferroviarie con l’affidamento a un unico soggetto regionale e la maggiore integrazione dei servizi cargo con il sistema portuale regionale. 
Insieme a Guido Porta, presidente e AD di InRail, a Tullio Bratta, AD di Inter-rail e a Maurizio Ionico, AD di FUC, si sono confrontati su queste tematiche Istituzioni, industria e operatori logistici, con una nutrita presenza sia al tavolo dei relatori, sia degli ospiti presenti in platea. Il convegno, che ha visto infatti la partecipazione di oltre 150 operatori del settore, è stato aperto dal presidente di Confindustria Udine Matteo Tonon, che ha ricordato come la logistica ferroviaria sia un fattore fondamentale per la crescita del territorio e delle imprese, in particolare manifatturiere. 
Dello stesso parere la presidente Debora Serracchiani, che ha incentrato il suo intervento sulla necessità di valorizzare la vocazione naturale della Regione quale piattaforma logistica rendendo più efficiente l’utilizzo dei porti e puntando sulla ferrovia. Guido Porta, presidente e AD di InRail, ha quindi ripercorso le tappe principali della crescita dell’impresa ferroviaria, che nel 2014 ha visto come programmato l’uscita dell’azionariato da parte di Friulia con il conseguente riassorbimento delle quote da parte dei due soci Tenor (ora azionista al 63%) e Inter-rail (37%) e che conta ad oggi 89 dipendenti e che ha realizzato circa 17,7 milioni di fatturato nell’ultimo anno. 
InRail, che dalla sua fondazione nel 2009 ha effettuato investimenti in materiale rotabile pari a circa 16 milioni di euro e può operare con il proprio Certificato di Sicurezza in tutto il nord/centro Italia fino a Roma e attraverso il valico di frontiera di Nova Gorica verso la Slovenia, punta ad estendere la manovra ferroviaria all’interno dei porti e a incrementare ulteriormente le collaborazioni con le Imprese ferroviarie estere. Tra gli obiettivi di medio-lungo periodo, vi sono inoltre l’estensione del Certificato di Sicurezza alla Campania e alla Slovenia, il rafforzamento delle connessioni con l’Austria, la Francia e la Svizzera via Chiasso, nonché la creazione di nuove relazioni con la Spagna meridionale. 
Dopo la presentazione del “Focus trasporto ferroviario Cargo in FVG" a cura di Paolo Sartor, si è svolta una tavola rotonda che ha visto alternarsi gli interventi di Fabrizio Zerbini, presidente Trieste Marine Terminal e AD di To Delta Group, Giorgio Pinto, AD delle Officine Tecnosider, Zeno D’Agostino, commissario dell’Autorità portuale di Trieste, Mirta Fior, direttore programmazione e logistica delle Acciaieri Bertoli Safau, Bruno Mossa di SNACI e Andrea Cleani, Overseas sales manager di 3B. 
Le conclusioni sono state affidate a Mariagrazia Santoro, assessore alle Infrastrutture e alla Mobilità della Regione Friuli Venezia Giulia, che ha ricordato le azioni condotte dalla Regione per incentivare il riequilibrio modale delle merci a partire dalle risorse infrastrutturali disponibili.
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