18/09/2009

Formazione indispensabile per la sicurezza stradale

“Ogni anno sulle strade italiane muoiono 5.000 persone e 9 incidenti su 10 avvengono a causa di un errato comportamento alla guida. Occorre agire sull’educazione, l’addestramento e la formazione”. Questo il monito lanciato da Paolo Mauri, amministratore delegato di ASC Guida sicura nel corso della conferenza stampa tenutasi a Milano sul nuovo codice della strada. “Nel decreto sulla sicurezza approvato dalla Camera e in discussione al Senato – evidenzia Mauri - non si parla di formazione e c’è solo un accenno alla riforma delle autoscuole. L’Italia è lontana anni luce rispetto ad altri Paesi europei. In Francia, ad esempio, esistono 74 centri di formazione professionale (per nulla paragonabili alle autoscuole italiane) e in Danimarca 44. Grazie alla formazione si potrebbero ridurre del 30% gli incidenti. Un dato confortante che dovrebbe aprirci a riforme più strutturate”. Formazione continua in tempi ristretti e centri di addestramento con simulatori di guida: questi gli elementi su cui lavorare. I simulatori rappresentano strumenti efficaci soprattutto per i conducenti di mezzi pesanti. Uno studio condotto in Danimarca, infatti, ha dimostrato che 15 minuti di guida su un simulatore equivalgono a 45 minuti su strada. Il Governo ha dimostrato di essere attento al tema della formazione stanziando 7 milioni di euro alle imprese di autotrasporto che presentano piani formativi. Tuttavia, c’è molto da fare per colmare il gap dagli altri Paesi europei dove la formazione è finanziata dallo Stato e quella dell’autotrasportatore è considerata una figura professionale a tutti gli effetti.
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