
L’associazione Fermerci ha lanciato un appello chiaro e deciso al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, durante un incontro cruciale tenutosi ieri presso il Ministero. Tra le richieste avanzate:
1) Anticipare al 2025 il nuovo periodo tariffario RFI, per mitigare gli effetti delle interruzioni ferroviarie legate ai lavori del PNRR
2) Stabilizzare e potenziare gli incentivi per gli operatori ferroviari, favorendo il trasporto merci su rotaia
3) Rifinanziare gli incentivi per l’acquisto di nuovo materiale rotabile, indispensabile per modernizzare il settore.
All’incontro ha partecipato anche Davide Bordoni, amministratore Unico di RAM – Logistica, Infrastruttura e Trasporti. La delegazione di Fermerci, guidata dal presidente Clemente Carta e dal direttore generale Giuseppe Rizzi, ha messo in evidenza le gravi difficoltà che affliggono il settore ferroviario merci in Italia.
“Il nostro Paese ha una quota di traffico ferroviario merci ancora troppo lontana dalla media europea”, ha dichiarato il presidente Carta. “Negli ultimi anni, il comparto è stato penalizzato sia da problemi infrastrutturali, sia dalla riduzione degli incentivi destinati agli operatori.”
Il problema più urgente riguarda le numerose interruzioni ferroviarie necessarie per il completamento delle opere del PNRR. Nel 2025, queste interruzioni aumenteranno rispetto al 2024, con un impatto superiore al 50% sulle operazioni di trasporto merci.
“Per evitare il collasso del settore, serve un piano di sostegno immediato”, ha sottolineato Carta. “Chiediamo di anticipare al 2025 l’entrata in vigore del nuovo periodo tariffario, già approvato con la Delibera n. 165/2024 dell’Autorità ART”.
Incentivi e investimenti: una questione di sopravvivenza
Un’altra criticità riguarda il taglio degli incentivi per l’acquisto di locomotive e altro materiale rotabile destinato al trasporto merci. La Legge di Bilancio 2025 ha previsto un aumento del ferrobonus fino al 2027 e una misura temporanea per sostenere la manovra ferroviaria nei porti. Tuttavia, ha anche azzerato i fondi per il rinnovo della flotta ferroviaria, causando un danno enorme alle imprese del settore.
“Le aziende avevano già effettuato investimenti per oltre 700 milioni di euro”, ha ricordato Carta. “Chiediamo quindi il ripristino immediato delle risorse per il rinnovo della flotta ferroviaria merci, essenziale per garantire competitività e sostenibilità al settore”.
Il ministro Salvini si è dimostrato attento e sensibile alle istanze di Fermerci, assicurando il proprio impegno nella ricerca di soluzioni concrete a supporto del settore ferroviario merci. L’incontro ha segnato un passo importante per il futuro del trasporto ferroviario merci in Italia, ma ora il settore attende risposte rapide e interventi concreti per evitare una crisi irreversibile.