Un camion che trasporta un container da 40 piedi che in curva sembra perdere il controllo come se un peso invisibile lo trascinasse verso la corsia di sorpasso; una nave che rischia di compromettere la sua stabilità a causa di pesi del carico mal bilanciati; container sollevati dalle gru in banchine portuali o in interporti e parchi ferroviari che si impennano mettendo a rischio la sicurezza degli addetti.
Sono solo tre esempi dei pericoli che possono essere provocati da una scorretta caricazione dei container, che proprio a causa di un mancato controllo sulla disposizione e quantità dei pesi e sulle procedure di caricazione rischiano di trasformarsi sulle autostrade, sulle ferrovie, in mare e nei terminal in fattori di rischio che possono compromettere la sicurezza del trasporto e, ancor di più, quella degli addetti, costretti a confrontarsi quotidianamente con un mercato dai controlli carenti.
Proprio per queste motivazioni Bureau Veritas Italia ha fatto sua una proposta formulata dal C.I.S.Co. (Centro Internazionale Studi Containers) e ha messo a punto il primo sistema di certificazione volontaria, del singolo contenitore o del sistema di qualità del cliente, che verifichi e attesti le modalità corrette di caricazione dei container con attenzione anche ai rischi di presenza nel contenitore o sulla merce, di parassiti ed organismi infestanti.
A questo fine ha organizzato un servizio di ispezione sulla base delle "quick guide", tradotta in italiano dal C.I.S.Co., rendendone le indicazioni disponibili e comprensibili anche per le piccole aziende, specie di autotrasporto, che operano nel settore del trasporto container. Bureau Veritas Italia è, peraltro, ente accreditato per attività di controllo di terza parte indipendente sulla base della CSC (Convention of safe container) anche delle verifiche ai processi di omologazione e certificazione periodica dei container stessi e delle tank per il trasporto di merce pericolosa (secondo i codici IMDG/RID/ADR).