L'utilizzo di soluzioni digitali è un tema presente, oggi più che mai, nella lista delle priorità delle principali aziende e Pubbliche Amministrazioni italiane. Cresce, infatti, la consapevolezza che l’introduzione delle nuove tecnologie (dai dispositivi mobili agli oggetti intelligenti, dalla dematerializzazione dei documenti alla robotica, dai database distribuiti alla realtà aumentata) offre un’importante opportunità di semplificazione dei processi, generando al contempo sia un recupero di produttività sia un sensibile miglioramento dell’efficacia, creando un differenziale competitivo di lungo periodo.
In questo scenario le startup hanno – e avranno, sempre più – un ruolo primario nelle evoluzioni di aziende e supply chain: il tema dell’open innovation è oggi nell’agenda degli amministratori delegati delle aziende di ogni dimensione e settore, consapevoli che le startup costituiscono un’ulteriore importante risorsa per compiere una vera trasformazione digitale.
L’iniziativa DAFNE Open Innovation, volta a individuare le principali startup attive nel mondo della salute, è stata lanciata dal Consorzio proprio con l’obiettivo di supportare la filiera Healthcare e le aziende dell’ecosistema.
«Riteniamo che le startup possano giocare un ruolo fondamentale all’interno dei percorsi di digitalizzazione delle imprese, portando sia idee e soluzioni innovative sia un approccio agile e disruptive in realtà multinazionali e consolidate» afferma Christian Mondini, Head of Innovation & Development del Consorzio DAFNE.
L’iniziativa, svolta in collaborazione con PoliHub Innovation District & Startup Accelerator - l’incubatore del Politecnico di Milano gestito dalla Fondazione Politecnico di Milano - ha visto l’analisi delle startup e scaleup presenti all’interno del network e l’identificazione successiva di 16 realtà. Tra queste, le prime 10 sono state sottoposte all’analisi del Consiglio di Amministrazione del Consorzio, che le ha valutate sulla base di 3 dimensioni: innovatività della realtà, applicabilità dell’innovazione e impatto sulla filiera.
Le 6 startup ritenute più interessanti sono: Arox, Artiness, BiomimX, InnovaCarbon, Merylo e Shippeo.
Nelle prossime settimane queste realtà verranno ulteriormente analizzate per decretare le prime 3 finaliste, che potranno presentare le loro soluzioni in occasione del Convegno Nazionale del Consorzio, “Digital For Health", che si terrà il prossimo 20 febbraio 2020 presso l’Auditorium G. Testori di Palazzo Lombardia a Milano.
La startup vincitrice otterrà un premio in denaro di 5.000 € e un voucher del valore di 10.000 € in servizi erogati da PoliHub, oltre a una giornata di mentoring e coaching con i vertici di alcune aziende del Consorzio.
«Come Consorzio - continua Mondini - ci poniamo l’obiettivo di aiutare tutta la filiera nell’introduzione di soluzioni digitali a supporto dei processi e siamo convinti che solo “facendo squadra", a tutti i livelli, sia possibile raggiungere a pieno i benefici connessi all’adozione di nuove tecnologie. E il progetto DAFNE Open Innovation, che puntiamo a rilanciare e ad ampliare nel 2020, va proprio in questa direzione».