09/11/2012

Confindustria e Unioncamere d'accordo nel portare avanti la riorganizzazione del sistema camerale

Portare avanti il processo di riorganizzazione del sistema camerale, appena approvato all'unanimità dall'Assemblea dei presidenti delle Camere di Commercio italiane, che ridisegna, fra l’altro, l'organizzazione territoriale con ridefinizione e accorpamento delle funzioni. Questo il principale punto condiviso dal presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, e da quello di Unioncamere, Ferruccio Dardanello, nel corso di un incontro a Roma nei giorni scorsi. Squinzi e Dardanello hanno concordato sulla necessità di concentrare su semplificazione, internazionalizzazione e credito, le priorità del sistema camerale nel prossimo triennio. "Confindustria sostiene da tempo la necessità di riforme incisive della Pubblica Amministrazione per un recupero di competitività del sistema Paese e di quello produttivo. In quest’ottica, anche la rete camerale – ha detto Squinzi - deve avviare una revisione organizzativa: i modelli e i processi dovranno essere flessibili e a geometria variabile nel rispetto delle specificità, delle esigenze delle comunità imprenditoriali e delle logiche del processo di spending review di cui oggi il Paese non può fare a meno. Confindustria ha già avviato nella sua struttura un percorso specifico che coniughi la revisione organizzativa interna con il cambiamento del contesto esterno. E' quindi molto probabile l'approdo ad un sistema elastico, che vedrà l'organizzazione territoriale di Confindustria modellarsi in modo autonomo rispetto alle nuove circoscrizioni amministrative provinciali e ai modelli di integrazione delle Camere". "La posizione espressa dal vertice dell'associazione degli industriali italiani - ha spiegato Dardanello - mi conforta sulla necessità di procedere con convinzione sulla strada intrapresa dal sistema delle camere di commercio italiane, da tempo impegnate per ammodernare e rendere la pubblica amministrazione amica delle imprese". La proposta approvata dai presidenti delle camere di commercio italiane persegue una razionalizzazione del sistema che lo renda ancora più efficiente, il contenimento dei costi attraverso economie di scala, la ridefinizione delle circoscrizioni territoriali di competenza con il criterio dell'equilibrio economico garantendo al tempo stesso un'adeguata diffusione territoriale, in modo da salvaguardare la vicinanza funzionale al tessuto imprenditoriale.
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