30/03/2015

Confetra, no al protezionismo delle Poste Italiane

“L'attuale disciplina dei servizi postali, ancora in corso di perfezionamento, discende da una fuorviante visione protezionistica di Poste Italiane, illegittima rispetto alla normativa europea e inaccettabile sul piano politico", dichiara Nereo Marcucci, presidente della Confetra, la confederazione dei trasporti e della logistica. L'Italia - si legge in una nota diramata dall'associazione - continua ad essere recalcitrante a recepire nella sostanza la regolamentazione europea: una regolamentazione che nel caso specifico è diretta alla liberalizzazione dei servizi postali, mentre in Italia si sta risolvendo in un irrigidimento e appesantimento di tutta la materia. Invece di pretendere da spedizionieri, corrieri e autotrasportatori gli stessi adempimenti previsti a carico del fornitore del Servizio Universale, l'Europa ci chiede solo di circoscrivere i confini del Servizio Universale, da finanziare e quindi da controllare. Al di fuori di quei confini - si legge ancora - occorre indurre Poste Italiane a competere alla pari con i concorrenti nel mercato a valore aggiunto dei servizi logistici. L'intervento dello Stato deve essere meramente sussidiario laddove il mercato fallisce.
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