31/03/2014

Commissione europea ”Itre” visita il porto di Venezia

Una delegazione della commissione Industria, Ricerca e Energia del parlamento europeo (Itre) ha fatto visita al porto di Venezia, per un incontro con l’Autorità portuale di Venezia, oltre che per una visita ad alcuni terminal industriali di porto Marghera. La delegazione, guidata dalla presidente Amalia Sartori ha visto la partecipazione della vicepresidente Patrizia Toia, oltre che agli altri 8 delegati. La commissione Itre svolge un ruolo fondamentale nella politica industriale dell'Unione europea, con vaste competenze sull'applicazione delle nuove tecnologie, oltre che sulla politica energetica in generale e sull'efficienza energetica, compresi la creazione e lo sviluppo di reti transeuropee nel settore delle infrastrutture dell'energia, rappresentando così un interlocutore di rilievo per il porto di Venezia. Alla commissione il presidente Paolo Costa e i suoi collaboratori hanno illustrato la situazione e gli sviluppi in corso tesi a sfruttare le nuove tendenze "portocentriche" delle moderne attività manifatturiere. Le industrie di base come la petrolchimica o la metallurgica cercavano un tempo nei porti la vicinanza alla "miniera"; l'industria manifatturiera di trasformazione cerca oggi nei porti la vicinanza al mercato; altrettanto vale per tutte le attività logistiche. E' così che a Marghera si stanno oggi - abbandonata di fatto petrolchimica e metallurgia di base - sviluppando nuove attività più "leggere" e più "verdi". Raffineria verde, chimica verde e agroalimentare di qualità sono i settori sui quali porto Marghera sta già rinascendo assieme a una generale trasformazione di vecchie linee di produzione in linee di distribuzione. Nel corso della visita i delegati hanno inoltre partecipato a una sessione del Green Mobility Show presso il terminal passeggeri di Marittima e poi hanno proseguito la visita verso porto Marghera accompagnati dallo staff tecnico dell’Autorità portuale per un approfondimento sulle attività portuali e sul ruolo giocato dallo scalo veneziano nel panorama delle infrastrutture italiane a servizio dei mercati europei. Particolare interesse è stato dimostrato per i progetti di sviluppo della banda ultra-larga nelle aree portuali; iniziativa che consentirà al porto lagunare di aumentare l’efficienza del porto, la sicurezza dei dati e la safety, consentendo un attracco sicuro e un accosto facilitato per le navi, l’informazione tempestiva su eventi e incidenti e in generale tutti i servizi informativi che riguardano le merci. È stato inoltre presentato lo studio in corso sull’uso di Lng (gas naturale liquefatto) che l’Autorità portuale sta conducendo all’interno della call Ten-T 2013 per approfondire la disponibilità di Lng in Nord Adriatico, la domanda dei potenziali clienti interessati (navi, trasporto pubblico, navigazione in acque interne), distribuzione logistica, ecc. “La visita a porto Marghera è stata cruciale per poter prendere visione concretamente della riconversione oggi in atto, resa possibile per l’esaurimento di ciclo produttivo che ha perso nel tempo alcuni dei suoi vantaggi comparativi (l'energia e manodopera a costi comparabili con i paesi produttori concorrenti) e per il permanere di quei vantaggi comparativi (vicinanza al mare e quindi vicinanza alle materie prime e al mercato, ricchezza di infrastrutture, forza lavoro qualificata, focolai di ricerca e innovazione, economie di agglomerazione) che potranno essere la base per la costruzione della Marghera di domani e il rilancio anche in chiave occupazionale", ha dichiarato il presidente Paolo Costa.
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