10/03/2025

Commercio internazionale italiano: sfide e opportunità registrate nel 2024

I recenti dati dell’Istat sul commercio estero e sui prezzi all’importazione di dicembre 2024 delineano un quadro chiaro dell’andamento dell’interscambio commerciale italiano, evidenziando tendenze e prospettive per il futuro. L’export italiano ha registrato un incremento dell’1,9% rispetto al mese precedente, mentre le importazioni sono diminuite dello 0,8%, portando il saldo commerciale a 5.980 milioni di euro, in netto miglioramento rispetto ai 5.333 milioni di dicembre 2023.

Il deficit energetico si è mantenuto stabile a -4.736 milioni di euro, mentre l’avanzo nell’interscambio di prodotti non energetici ha raggiunto i 10.717 milioni di euro, confermando la competitività del Made in Italy nei settori strategici.

Le esportazioni verso i paesi extra UE sono rimaste invariate su base mensile, mentre le importazioni da queste aree hanno subito una lieve contrazione dello 0,3%. Nel quarto trimestre del 2024, l’export extra UE è cresciuto dell’1,6%, grazie alla forte domanda di beni di consumo durevoli (+9,9%) e non durevoli (+2,3%). Su base annua, l’export verso i paesi extra UE ha segnato un +3,9%, con ottime performance nelle vendite verso ASEAN (+39,9%) e Regno Unito (+11,5%), mentre si sono registrate contrazioni verso Cina (-6,0%), Stati Uniti (-3,7%) e paesi OPEC (-1,6%).

 

Anno 2024, luci e ombre del nostro commercio
Nel complesso, il 2024 ha visto una leggera flessione dell’export dello 0,4% in valore, ma escludendo il comparto energetico si osserva una crescita dello 0,3%. Questa tendenza è il risultato di un aumento dei valori medi unitari del 2,1% e di una riduzione dei volumi del 2,4%.

L’export verso l’Unione Europea è calato dell’1,9%, mentre quello verso i paesi extra UE ha registrato un incremento dell’1,2%, confermando una maggiore diversificazione dei mercati di destinazione. Settorialmente, le esportazioni di beni intermedi (-1,1%), beni strumentali (-4,3%) ed energia (-18,7%) hanno subito flessioni, mentre i beni di consumo hanno segnato un +5,6%.

Le importazioni nel 2024 sono diminuite del 3,9%, con contrazioni in tutti i principali settori, ad eccezione dei beni di consumo non durevoli (+6,1%). La riduzione delle importazioni di energia (-22,6%) ha inciso positivamente sul saldo commerciale, contribuendo a ridurre il deficit energetico a -49.555 milioni di euro, rispetto ai -65.137 milioni del 2023. Di conseguenza, il saldo commerciale complessivo dell’Italia è migliorato significativamente, attestandosi a 54.923 milioni di euro, contro i 34.011 milioni dell’anno precedente.

A dicembre 2024, i prezzi all’importazione sono aumentati dello 0,3% rispetto al mese precedente e sono rimasti pressoché stabili su base annua (+0,1%). Tuttavia, su base annua, si registra un calo complessivo dell’1,5%, con una flessione più marcata per i prodotti energetici. Escludendo il comparto energetico, la riduzione si attesta a -0,8%.

 

Cosa ci aspetta nel 2025
Il 2024 ha messo in evidenza le complessità del commercio estero italiano, tra difficoltà sui mercati chiave come Stati Uniti e Cina e opportunità emergenti in aree strategiche come ASEAN e Regno Unito. La riduzione del deficit energetico e il miglioramento del saldo commerciale rappresentano segnali positivi per l’economia nazionale.

Guardando al 2025, sarà fondamentale monitorare l’evoluzione delle politiche economiche globali, le oscillazioni dei prezzi energetici e le iniziative di sostegno all’export. Investimenti mirati in innovazione e strategie di internazionalizzazione potrebbero risultare determinanti per rafforzare la posizione del Made in Italy nei mercati internazionali.

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