11/02/2011

Civitavecchia lancia l'hub logistico-portuale

Un terminal hub per container che svolga al tempo stesso il ruolo di regional port e di centro di transhipment, massimizzando i vantaggi naturali derivanti da fondali a 22 metri e di un’area di produzione e consumo di riferimento che per dimensioni e potenzialità è seconda in Italia solo a quella padana. Il nuovo porto (riedizione del progetto del Terminal Asia) presentato dal sindaco di Civitavecchia, Gianni Moscherini e dal sindaco di Tarquinia, Mauro Mazzola, punta a bissare il miracolo realizzato anni addietro nel porto laziale, di cui lo stesso Moscherini è stato presidente, con la conquista del primato mediterraneo nelle crociere e come capolinea delle autostrade del mare. Il porto, teoricamente realizzabile in tre anni attraverso la formula della concessione di costruzione-gestione, rappresenta solo uno dei tre vertici di un triangolo logistico, quello della Piattaforma Logistica Italia che prevede anche la realizzazione di una piastra logistico-industriale-distributiva,  già pianificata e autorizzata su terreni pari a circa 200 ettari che il Gruppo Orsolini di Viterbo,  ha acquisito nel luogo,  crocevia della rete autostradale (Roma è a meno di un'ora) e quindi nel punto di congiunzione fra l'autostrada Roma-Civitavecchia e le costruende autostrada tirrenica per Livorno e Genova, nonché per Viterbo-Orte. Il terzo fattore del progetto logistico è il nuovo polo aeroportuale del Lazio che prevede il recupero a Tarquinia di una vecchia pista militare in disuso, con enormi potenzialità di ospitare low cost, passeggeri destinati alle crociere, turismo religioso, e nel settore merci, courier. L'intero progetto passerà ora al vaglio di Regione Lazio e Presidenza del Consiglio. Punto di forza del progetto è la presenza di tutte le modalità di trasporto, inclusa quella aerea che garantirà uno sviluppo parallelo di logistica merci e logistica passeggeri.
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