Cartello ferroviario: multate dalla UE tre compagnie

Il caso del cartello ferroviario continua. L'Unione europea ha appena condannato tre compagnie ferroviarie europee a una multa per la fissazione illegale di prezzi su alcuni corridoi. La Deutsche Bahn eredita la multa più salata (48 milioni di euro).

Coinvolte nel caso anche la compagnia ferroviaria austriaca ÖBB e la compagnia delle ferrovie nazionali belghe (SNCB). "Queste società erano coinvolte in un cartello volto a comunicare informazioni sui loro clienti al fine di influenzare i prezzi", ha stabilito la Commissione Ue,considerando che le tre società avevano così diviso il mercato.

Le tre società hanno preso atto dei fatti, che riguardano diversi corridoi di trasporto europei tra l'8 dicembre 2008 e il 30 aprile 2014. Le accuse contro la SNCB si riferiscono al periodo dal 15 novembre 2011 al 30 aprile 2014. ÖBB è esentata dal pagamento del multa di 37 milioni, nell'ambito di un programma di trattamento favorevole. La commissione ritiene che la società abbia fornito agli investigatori prove che forniscono un significativo valore aggiunto rispetto alle prove già in suo possesso al momento della sua dichiarazione.

La Deutsche Bahn deve pagare il 50% in più, a causa della recidiva, mentre riceve uno sconto anche per aver dato un contributo determinante all'indagine. Deutsche Bahn aveva già pagato una multa nel 2012 per cartello illegale nel trasporto merci. "I clienti non sono stati svantaggiati in termini di prezzi, insiste in un comunicato Deutsche Bahn. Le accuse della Commissione non riguardano la fissazione dei prezzi ma solo la distribuzione geografica dei clienti", dice un portavoce dell'azienda.

L'importo delle ammende fissate da Bruxelles tiene conto delle dimensioni dei rispettivi mercati, delle dimensioni delle società, della recidività e della durata del cartello. Segnaliamo che, da parte sua, DB chiede 500 milioni di euro ai principali produttori di autocarri europei nella cosiddetta causa per cartello.