25/09/2013

Cargo aereo, Confetra lancia l'allarme sul nuovo “fuel surcharge”

Alcune delle più importanti compagnie aeree hanno deciso di applicare il cosiddetto fuel surcharge (il sovraccosto per il caro carburante) non più sul peso delle merci, ma sul loro volume. Questo nuovo calcolo colpirà profondamente l’esportazione italiana caratterizzata da merci voluminose ad alto valore aggiunto, come la moda. L’allarme è stato lanciato da Nereo Marcucci, presidente della Confetra (Confederazione Generale Italiana dei Trasporti e della Logistica) che in una lettera al ministro dello Sviluppo Economico Flavio Zanonato ha dichiarato che secondo calcoli approssimativi, i nuovi criteri di tariffazione dei surcharges porteranno a un incremento dei costi del trasporto aereo tra il 30 e il 40% per la merce voluminosa. Si tenga presente – continua Marcucci nella nota - che la merce italiana trasportata via aerea pesa solo il 2% del totale trasportato in tutte le modalità, ma ne rappresenta il 35% in termini di valore. Questa situazione, tipicamente italiana, non si riscontra in nessun altro grande paese esportatore, cosicché la decisione delle compagnie aeree, anche se assunta a livello globale, avrà effetti particolarmente gravi proprio sull’export italiano, reso non più competitivo per il suo elevato costo logistico. Al ministro Zanonato Confetra ha chiesto di intervenire nelle sedi più opportune per scongiurare questo sicuro danno per l’economia nazionale, valutando anche l’eventuale violazione delle norme sulla concorrenza.
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