14/07/2009

Camion in corteo sul Grande Raccordo Anulare

Il serpente di più di 80 autotreni, lungo quasi due chilometri, che ha sfilato per oltre 4 ore ieri mattina lungo la corsia di marcia del Grande Raccordo Anulare, “ha inviato un preciso segnale al governo: senza un approccio serio e concreto per la soluzione di almeno i quattro punti che potrebbero garantire la sopravvivenza al settore, i toni della protesta saranno destinati inevitabilmente ad alzarsi”. A lanciare un segnale preciso al governo e in primis al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti è Trasportounito Fiap, l’organizzazione di rappresentanza dell’autotrasporto che ha da poco terminato la sua manifestazione alle porte di Roma. Gli autotrasportatori attendono risposte immediate e urgenti su quattro temi che non comportano – ed è questa una grande novità nelle vertenze dell’autotrasporto – oneri a carico dello Stato, ma che sono invece finalizzati a consentire il recupero dal mercato degli oneri di servizio sostenuti dalle imprese di trasporto su gomma. Le quattro misure sono: pagamento tassativo dei servizi di trasporto a 30 giorni; copertura certa e semplificata dei costi di sicurezza dei servizi di autotrasporto; divieto di effettuare intermediazione pura nell’autotrasporto di merci in conto terzi; controlli e limitazioni al cabotaggio stradale con la richiesta a Bruxelles dell’applicazione della norma di salvaguardia (come attuato dalla Francia).
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