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Il 2024 si chiude con un bilancio positivo per il porto di Venezia, che registra un incremento del +3,5% nelle tonnellate movimentate rispetto all’anno precedente, passando da 23.271.129 a 24.104.354 tonnellate. Anche il porto di Chioggia mostra una performance in crescita, con 813.415 tonnellate movimentate e un aumento del +8,8%, trainato in particolare dal comparto general cargo (+42,7%) e dalla componente siderurgica.
A Venezia si evidenzia una ripresa delle rinfuse solide (+5,8%), con aumenti significativi nei settori dei mangimi (+37,2%), prodotti chimici (+41,2%) e minerali e cementi (+28%). La crescita in quest’ultimo comparto è favorita dalla recente concessione alla società Veneta Cementi, che sfrutta un accosto sul canale Brentella per sviluppare questo mercato. Questi dati compensano il calo nel traffico di carbone e lignite (-43%), influenzato dalle politiche energetiche nazionali.
Il settore general cargo rimane stabile (-0,4%), mentre il traffico ro-ro registra un incremento del +3%, segnale della vivacità degli scambi intra-Mediterranei. In lieve calo i volumi di container movimentati (-2,5% in teu), riflesso dell’instabilità dello scenario internazionale e della crisi del Mar Rosso, che ha provocato rincari nei noli marittimi.
“I dati sui traffici 2024 fotografano gli scali lagunari in netta ripresa” afferma Fulvio Lino Di Blasio, presidente dell’Autorità di Sistema Portuale veneta. “Grazie a un piano di investimenti di oltre 1 miliardo di euro, a una gestione attenta dei fondi PNRR e a nuove concessioni basate su piani industriali ambiziosi, l’Autorità ha saputo stimolare l’iniziativa imprenditoriale, sostenendo le attività insediate e attrarre nuovi capitali. L’introduzione delle procedure semplificate ZLS, già operative, ha rappresentato un ulteriore incentivo. I risultati si vedono nella resilienza e nella ripresa dei settori chiave, come il traffico siderurgico, alimentare e crocieristico.”