29/06/2015

Bozza strategica del MISE per il gas naturale liquefatto

Il ministero dello Sviluppo economico, Direzione generale Sicurezza energetica e approvvigionamenti, ha elaborato con largo anticipo sui termini europei la bozza di strategia nazionale per il gas naturale liquefatto (GNL). Il documento, disponibile sul sito del ministero, costituisce un'esaustiva piattaforma conoscitiva e di proposta che porterà entro l’anno al varo della definitiva strategia. Si tratta di un documento di consultazione, corredato da una serie di quesiti sui quali tutti gli operatori sono chiamati entro un mese a fornire le proprie osservazioni. ConferenzaGNL, che ha partecipato ai lavori preparatori, non mancherà di fornire il proprio contributo sull’insieme del documento, valorizzando per l’Italia gli esiti della terza ConferenzaGNL svoltasi lo scorso 11 e 12 giugno a Roma e dedicata agli sviluppi del settore per l’intero Mediterraneo. In questi stessi giorni i parlamenti nazionali dei vari Paesi europei sono impegnati nell’analisi del pacchetto “Energy Union", che pone al primo posto la sicurezza energetica dell’Europa e individua nel metano liquido, trasportato via nave anche da oltre oceano, lo strumento in grado di soddisfare questa esigenza. Parimenti è in discussione la Direttiva 94/2014 che impone l’obbligo di predisporre le infrastrutture necessarie di stoccaggio e distribuzione di combustibili alternativi al petrolio, con il GNL in testa. La ConferenzaGNL si augura che l’accelerazione impressa dal ministero alla crescita di questo nuovo mercato possa compensare la lunghezza dei tempi previsti dalla Ue e le tradizionali lentezze legislative e regolamentari italiane, in particolare per le normative autorizzative e di sicurezza. In questo settore, nonostante l’eccezionale potenziale industriale presente nel nostro Paese, costituito soprattutto da piccole e medie imprese molto innovative e attive all’estero, stiamo accumulando un grave ritardo che aumenta giorno dopo giorno. In Italia infatti non esistono punti di rifornimento costieri di GNL (lo importiamo da Barcellona, Marsiglia, Zeebrugge) ed è presente una sola stazione di servizio per i camion, contro le 25 spagnole e la sessantina dei Paesi del Nord Europa (circa 80 anche negli Stati Uniti ma oltre 2000 in Cina). E’ di pochi giorni fa la notizia che Carnival, il maggior gruppo crocieristico mondiale, ha ordinato a cantieri tedeschi 4 navi giganti da crociera alimentati a GNL; appresa la notizia il Governo di Gibilterra si è affrettato ad annunciare l’intenzione di diventare un polo di stoccaggio e rifornimento di metano liquido per quelle navi e non solo. L’Italia è al centro del Mediterraneo, dove si sviluppa il 17% del traffico marittimo globale. Nei prossimi anni tutte le navi che lo solcano, sia per motivi ambientali che economici, dovranno scegliere combustibili alternativi ai derivati petroliferi, così come stanno facendo la Carnival e tante altre società armatoriali in tutto il mondo, anche per le portacontainer e i traghetti. Oltre che per lo sviluppo della mobilità terrestre di lungo raggio lungo la Penisola, per l’Italia il GNL rappresenta quindi anche un'opportunità di bunkeraggio per le navi nazionali e quelle di passaggio, così come è stato negli scorsi decenni per i prodotti raffinati di Sicilia e Sardegna.
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