BlackRock acquisisce Panama Ports, operazione strategica tra affari e geopolitica

La cessione di Panama Ports da parte del gruppo hongkonghese CK Hutchison al consorzio guidato da BlackRock, attraverso la sua divisione Global Infrastructure Partners (GIP) e con il coinvolgimento della società Terminal Investment Limited di MSC, l’azienda dell’armatore italiano Gianluigi Aponte, sarebbe avvenuta sotto la pressione della Casa Bianca.

Dopo l’annuncio dell’accordo, il portavoce del ministro degli Esteri cinese, Lin Jian, ha ribadito il sostegno di Pechino alla sovranità di Panama sul canale, sottolineando l’impegno della Cina nel preservarne lo status di via d’acqua internazionale permanentemente neutrale.

Hutchison ha deciso di cedere non solo i porti situati agli ingressi del canale di Panama, ma anche altre infrastrutture portuali in diverse parti del mondo (il gruppo è presente in 23 Paesi con 43 scali). L’operazione, dal valore di circa 19 miliardi di dollari, prevede l’acquisto da parte di un consorzio statunitense guidato da BlackRock, in un contesto politico segnato dalle continue accuse di Donald Trump riguardo a un presunto controllo cinese sul canale di Panama. La mossa, dunque, rappresenta anche una strategia per Hutchison, che si distacca in questo modo con profitto da un’area geopoliticamente molto sensibile.

L’intesa raggiunta è, per ora, solo un accordo di principio: il consorzio guidato da BlackRock acquisirà l’80% del gruppo Hutchison Ports e il 90% di Panama Ports, che gestisce gli accessi portuali di Balboa e Cristobal (rispettivamente all’ingresso pacifico e atlantico del canale). L’acquisizione sarà comunque soggetta all’approvazione delle autorità governative.