11/02/2016

Bene (+17,4%) a gennaio le vendite di auto nuove

Secondo quanto diffuso dall'ufficio motorizzazioni del ministero dei Trasporti, gennaio 2016 si è chiuso con 155.157 immatricolazioni di auto nuove, segnando un +17,4% rispetto allo stesso mese del 2015, quando ne furono immatricolate 132.111. Il volume globale delle vendite (529.341 autovetture, comprensive anche dell'usato) ha dunque interessato per il 29,31% auto nuove e per il 70,69% auto usate.
“Gennaio è partito alla grande, ma invito alla prudenza - commenta Filippo Pavan Bernacchi, recentemente confermato alla presidenza di Federauto - prima di poter formulare delle considerazioni attendibili bisognerà aspettare la chiusura del primo trimestre. Ad ogni modo questo risultato è trainato sia dalle promozioni per certi versi eclatanti messe in campo da case e concessionari sia da una domanda insopprimibile di sostituzione di un parco circolante sempre più obsoleto".


Urge intervento governativo, specie con una riforma della fiscalità
Secondo il presidente Federauto il trend in crescita può sì consolidarsi, ma non potrà essere la conseguenza della sola spinta promozionale a cui si deve accompagnare una chiara scelta politica del Governo con un ventaglio di opzioni. "Oltre alla precondizione di un Paese in crescita economica - dice ancora Pavan Bernacchi - riteniamo infatti che la riforma della fiscalità sugli autoveicoli sia un passaggio essenziale e molto efficace sul piano dei risultati – in termini di maggiori vendite e di incassi IVA - come sta dimostrando l’applicazione del 'superammortamento', misura adottata con la legge di stabilità finanziaria 2016. D’altro canto, non possiamo pensare che il tema ambientale possa essere affrontato con il blocco della circolazione, ponendo sotto tiro addirittura i veicoli Euro 5, senza preoccuparsi del fatto che i veicoli con più di 10 anni, ante Euro 4, rappresentano il 43% del parco circolante italiano. Noi chiediamo a gran voce la rivisitazione del bollo auto per premiare chi meno inquina, l'eliminazione del superbollo per le auto prestazionali e, appunto, una ridefinizione della detraibilità/deducibilità degli autoveicoli aziendali siano essi auto, veicoli commerciali o veicoli industriali".
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