27/07/2016

Banda larga, via libera dalla Ue al programma del nostro Governo

Il piano banda larga* del Governo italiano ha ottenuto il via libera della Commissione europea, che lo considera in linea con le normative europee relativamente a concorrenza e aiuti di Stato. Il piano prevede lo stanziamento di 4 miliardi di euro in due anni durante i quali portare anche nelle aree a fallimento di mercato l’accesso a internet veloce, con connettività fino a 100 Mb. Scopo del piano è di coprire con la banda larga ad alta velocità l’85% della popolazione entro il 2018. In particolare la Commissione UE ha approvato: investimenti di di denaro pubblico per aree mal servite senza escludere però gli investimenti da parte di privati; sostegno pubblico solo per zone prive di accesso alle reti di nuova generazione (superiori a 30 Mbps); utilizzo delle infrastrutture esistenti, contenendo così il ricorso a fondi statali; stimolo alla concorrenza tra operatori sul mercato; concessione di aiuti di Stato per mezzo du gare di appalto aperte e ispirate al principio della neutralità tecnologica.

* Da Vikipedia per banda larga "nell'ambito della teoria dei segnali questo termine è usato per indicare i metodi che consentono a due o più segnali di condividere la stessa linea trasmissiva. Nella legislazione italiana ed europea manca una definizione ufficiale di banda larga. Tuttavia la Commissione europea usa il termine banda larga in un'altra accezione cioè come sinonimo di connessione alla rete Internet più veloce di quella assicurata da un normale modem analogico dial-up. Essa è di fatto un concetto tipicamente relativo dei nuovi sistemi di telecomunicazione rispetto ai precedenti oppure assoluto se si paragonano tra loro i più evoluti sistemi di telecomunicazione (es. wireless o cablati)".
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