16/02/2012

Autotrasporto, la sicurezza cresce e gli incidenti diminuiscono

L’autotrasporto italiano tra il 1991 e il 2010, ha ridotto del 46,6 il numero di vittime negli incidenti in cui è stato coinvolto scendendo - nei 20 anni considerati - da 502 a 268 deceduti. Gli incidenti e feriti sono in diminuzione negli ultimi 10 anni: i primi del 17,9% (da 15.721 del 2000 ai 12.897 del 2010) i secondi dell’1,7 (dai 10.936 a 10.749). Il dato dimostra l’impegno del settore - sia attraverso la regolamentazione e le strumentazioni di sicurezza introdotti dalle case, sia attraverso l’avvio di programmi di formazione degli autisti, sia attraverso il miglioramento dell’organizzazione del trasporto. Il traguardo di sicurezza è stato raggiunto ancor prima che, nel 2001, l’Unione europea lanciasse il programma di dimezzamento delle vittime della strada che in Italia ha portato, nel decennio, a una riduzione del 42,4% delle vittime, assai vicina 42,8% della media europea. Nel 2010, gli autocarri e i motocarri, coinvolti - il che non significa responsabili - in incidenti stradali è stato del 6,9% del totale (27.346 in valore assoluto), contro il 67,8% delle autovetture (267.481) e il 13,2% dei motocicli (52.159). Un rapporto che si rispecchia nella statistica sulle persone: gli incidenti con autocarri e motocarri hanno registrato il 5,8% delle vittime e il 3,6% dei feriti totali, contro il 52,3% e il 63,5% di vittime e feriti che si trovavano a bordo di autovetture (la statistica non comprende i pedoni). Se il rapporto tra incidenti e danni alle persone per i veicoli industriali e le autovetture è inferiore alla quota di incidenti, il rapporto si inverte per i motocicli che, pur rappresentando una percentuale più bassa di veicoli coinvolti in incidente stradale rispetto alle autovetture, hanno registrato il 27,1% dei decessi.
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