13/01/2015
Ancora una volta le tariffe
autostradali hanno subito aumenti, anche se più moderati rispetto agli anni passati, in un periodo in cui il
sistema produttivo italiano perde continuamente competitività rispetto agli altri Paesi sia
europei sia mondiali.
ANITA ritiene che si debba trovare un modo per interrompere la spirale di aumenti dei
pedaggi che da troppi anni i trasportatori subiscono dai monopoli delle concessionarie
autostradali. Con la maggior parte dei costi fissi, e a valori storici, e in considerazione
dei continui aumenti delle percorrenze dei veicoli sulle autostrade, non si capisce come
mai i pedaggi continuino a salire.
“Ci saremmo aspettati che il ministero dei Trasporti vigilasse meglio e che le
concessionarie autostradali tenessero conto della situazione in cui versano il
Paese e le imprese del settore dell’autotrasporto – ha commentato il presidente
di ANITA, Thomas Baumgartner e ha aggiunto – un aumento dei pedaggi che
ricade sugli utenti non aiuta in un momento di crisi come quello che stiamo
vivendo. Le concessionarie autostradali dovrebbero mettere in atto politiche
orientate ad eliminare le inefficienze al proprio interno al fine di ridurre i
costi che puntualmente ricadono sull’utenza dal
momento che i bilanci delle società concessionarie autostradali sono sempre
in attivo e ciò evidenzia l’esistenza di un discreto margine dovuto anche
all’incremento delle porte munite di telepass ed al minore impiego di
personale addetto".
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