Il direttore territoriale della Calabria ad interim – Marcello Minenna – e quello di Emilia Romagna e Marche – Franco Letrari – hanno firmato un accordo per facilitare lo spostamento delle merci containerizzate dal magazzino di temporanea custodia di Gioia Tauro (Reggio Calabria) al magazzino di temporanea custodia di Bologna Interporto.
Il fast corridor ferroviario, istituito dal punto di sbarco fino al luogo di destinazione tra depositi di temporanea custodia e riguardante esclusivamente merci confezionate in container, lungo oltre mille chilometri, consentirà di inviare i convogli ferroviari senza l’emissione di documenti doganali di transito grazie a un sofisticato sistema di controllo informatizzato (SILF) che traccia elettronicamente il percorso dei contenitori e la messa a disposizione dei dati a tutti i soggetti coinvolti nel processo di importazione.
Il corridoio veloce permetterà di ridurre i tempi di attesa, decongestionare le aree portuali e velocizzare il trasferimento della merce verso la destinazione finale. L’accordo non tralascia di porre attenzione su una delle attività fondamentali dell’Agenzia, Il contrasto all’illecito. L’Ufficio delle dogane di Gioia Tauro attraverso la sua sezione antifrode (SVA), per mezzo dell’analisi dei rischi locali, sottoporrà a controllo le partite di merce in arrivo.Questa innovazione è stata resa possibile dalla collaborazione tra ADM e gli operatori privati. Il gestore del viaggio è la società Medlong Italia, di proprietà del gruppo MSC. Medlong si avvale di due imprese ferroviarie: Medway Italia e Ferrotranvia.
"L’agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli – ha dichiarato il direttore generale dell'Agenzia delle Dogane Marcello Minenna - è, al momento, l’unica autorità doganale tra gli stati membri dell’Unione europea che ha sviluppato una tecnologia digitale e geosatellitare per consentire ai container di essere trasportati dal porto dove vengono scaricati all’area dove verranno sottoposti ai controlli doganali. Questi corridoi ferroviari prevedono quindi un controllo attraverso tecnologie digitali in grado di verificare in ogni momento lo spostamento delle merci, ma anche di generare eventuali allarmi nella nostra sala operativa. Un corridoio doganale ferroviario tra Gioia Tauro e l'interporto di Bologna, ma in prospettiva anche in altre città d’Italia, consente di aumentare l’interoperabilità e di dare valore a un importante porto strategico per il posizionamento dell’Italia nel Mediterraneo, in grado di intercettare importanti flussi logistici. Un rigassificatore nel retroporto di Gioia Tauro e lo sfruttamento della catena del freddo che il rigassificatore genera come prodotto derivato creerebbe il più importante polo di trasformazione agroalimentare. Sono progettualità future che ora sono più vicine grazie al corridoio ferroviario che è stato creato. E tutto questo è reso possibile dall’innovazione, dalla digitalizzazione e dai sistemi antifrode dell’Agenzia Accise, Dogane e Monopoli"