18/06/2014

Artoni, operativo il nuovo servizio Artoni Pharma

Al piano industriale avviato da Artoni si è aggiunto un nuovo tassello: il nuovo servizio Artoni Pharma per la distribuzione di prodotti farmaceutici, diagnostici, biomedicali, veterinari e cosmetici a temperatura controllata +2/+8°C e +8/+25 °C sul territorio nazionale con consegne in tempi celeri.
Nell’ambito del piano di investimenti avviato dall’azienda per creare il network Artoni Pharma, rientra l’installazione di celle a temperatura controllata in diversi centri operativi dislocati sull’intero territorio nazionale. Ogni magazzino ha un’area dedicata dotata di sistemi di sicurezza all’avanguardia e di sofisticate tecnologie per il monitoraggio costante della temperatura. Per ottimizzare il servizio Artoni Pharma, Artoni ha sviluppato un network distributivo a temperatura controllata +2/+8°C e +8/+25 °C che consente di fare arrivare con regolarità e tempestività i farmaci ed i prodotti della salute, garantendo al cliente efficienza operativa e costi di gestione in linea con le aspettative.

Così il settore in Italia
Ai primi posti per competitività, produttività e intensità di ricerca e sviluppo l’industria farmaceutica in Italia è una leva importante per la crescita. E i numeri lo testimoniano: 174 fabbriche, 63.500 addetti (90% laureati o diplomati), 5.950 alla R&S, 26 miliardi di fatturato (67% dovuti all’export), 2,4 miliardi di investimenti (1,2 in R&S e 1,2 in produzione), +44% la crescita dell’export nel periodo 2007-2012, rispetto a + 7% della media manifatturiera. Valori realizzati congiuntamente all’indotto: un insieme di aziende hi-tech, con 60 mila addetti, 14 miliardi di fatturato e una qualità che consente loro di essere leader mondiali, con un’esportazione fino al 95% del fatturato. In Europa per valore assoluto della produzione l’Italia è seconda solo alla Germania mentre è prima per produzione procapite. Le analisi del Centro Studi Farmindustria dicono che nella sola Lombardia sono presenti più di 100 aziende farmaceutiche e oltre 30 Centri di Ricerca aziendali, con 30.000 addetti diretti e circa 16.000 nell’indotto. È la prima regione farmaceutica e biotech. E’ alta la concentrazione anche nella regione Lazio: 14.000 addetti, 5mila nell’indotto, in Toscana con 11mila addetti complessivi, ma anche in Emilia Romagna e Veneto, in Liguria, Marche, Puglia e Campania.

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