12/03/2015

Appalti, Assinform chiede di accelerare la riforma

L'Associazione aderente a Confindustria delle imprese di Information Technology (IT) operanti in Italia incoraggia il più rapido avanzamento del nuovo disegno di legge (A.S. n. 1678) che punta a semplificare la disciplina degli appalti pubblici. Partecipando all’audizione 8a Commissione (Lavori pubblici e comunicazioni) del Senato, Assinform, per voce del vice presidente Alberto Tripi e del consigliere delegato Biagio De Marchis, ha manifestato apprezzamento complessivo sugli obiettivi del disegno di legge in questione. Un’iniziativa finalizzata a riscrivere e tradurre la normativa sugli appalti pubblici in un Codice più snello, che disciplini la materia in modo specifico per i servizi, rinviando ove consentito e opportuno a strumenti di soft law adottati dall’Autorità nazionale anticorruzione (Anac). 
Per una maggiore funzionalità della nuova normativa sono necessari, secondo Assinform i seguenti requisiti: • un approccio differenziato per i diversi ambiti di applicazione con particolare riguardi ai servizi; • la riduzione degli oneri procedurali nelle fasi di gara, anche attraverso la semplificazione delle modalità di accertamento, la dematerializzazione degli adempimenti e l’accesso da parte delle stazioni appaltanti alle banche dati degli enti certificanti e degli enti di controllo; • l’aggiudicazione entro tempi certi e rapidi e possibilmente predefiniti; • l’adozione di criteri di valutazione più adatti alle caratteristiche dei servizi, soprattutto nei casi ad elevato apporto intellettuale e progettuale; • la definizione di un quadro di riferimento chiaro per il partenariato pubblico-privato; • l’individuazione di parametri di qualità ed efficienza delle stazioni appaltanti e di prassi extragiudiziali di riduzione del contenzioso; • un’attenta valutazione dei criteri reputazionali che prevedano di considerare i comportamenti anche delle stazioni appaltanti. Tutto ciò si tradurrà in maggiore efficienza del sistema con l’effetto di far “girare" più rapidamente la nostra economia a tutto vantaggio dell’occupazione e della crescita. Da questo punto di vista altra importante scadenza sarà il nuovo Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD).
Share :

Recent Post