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11/07/2014
La foto del vicepresidente di Assologistica Damaso Zanardo accanto a Debora Serracchiani, ppresidente della Regione Friuli Venezia Giulia è stata scattata in occasione della firma dell'accordo tra Serbian Transport, Zit e il Corridoio "Italia-Serbia" presieduto dal presidente di Interporto Centro Ingrosso di Pordenone Giuseppe Bortolussi. Dopo la bozza di accordo con gli autotrasportatori siglato a marzo a Pordenone ora quello con la più grande società di movimentazione merci su rotaia a Belgrado. Continua l'allargamento verso est del Consorzio “Corridoio Italia-Serbia" guidato dal presidente di Interporto Centro Ingrosso di Pordenone Giuseppe Bortolussi grazie all'intesa firmata con la Zit ossia Zeleznicki Integrali Transport con sede a Belgrado. Il protocollo è stato siglato nella sede dell'Ambasciata italiana, alla presenza del rappresentante diplomatico Giuseppe Manzo, il capo dell'esecutivo regionale Debora Serracchiani, il presidente e i soci del "Corridoio" Giuseppe Bortolussi, Damaso Zanardo ed Ezio Castelletti e quello della Zit Svetozar Milanovic. In quel consesso è stato anche ratificato quanto già determinato a Pordenone alla presenza del presidente della Serbian Transport Goran Aleksic.
L’iniziativa si inserisce nell'ambito più ampio di una missione che la Regione sta effettuando nella nazione dell'ex Yugoslavia e della quale fanno parte anche molte altre istituzioni del Friuli Venezia Giulia che operano nel campo economico e scientifico.
La Zit è la società serba che organizza e trasporta merci in conteiners sia in ambito nazionale che internazionale utilizzando la ferrovia. Inoltre cura il deposito, la gestione e l'immagazzinamento dei beni in depositi pubblici e doganali. La piattaforma serba, che ha 150 dipendenti, movimenta annualmente 30 mila teu, ha a disposizione spazi coperti per 8 mila metri quadrati, conta 400 containers open top per la movimentazione delle merci, 20 mezzi di trasporto containers e 4 gru da 30 a 100 tonnellate.
L'accordo di collaborazione si articola in più settori. In primo luogo l'intento è quello di dare avvio a nuovi servizi tipo treno-blocco tra Friuli Venezia Giulia, Veneto e la Serbia, lo studio per la realizzazione di un sistema di piattaforme logistiche nonchè il potenziamento dell'offerta intermodale nelle aree meno avanzate. Il protocollo inoltre intende sviluppare la divulgazione dell'attività compiuta da aziende, camere di commercio, istituzioni e organizzazioni di categoria nei due Paesi nonchè una vera e propria attività di marketing. Infine l'intesa dà un supporto tecnico affinchè si possano realizzare delle joint venture operative per favorire l'intermodalità internazionale nell'ottica del risparmio energetico e miglioramento della qualità ambientale.
In questa fase l'attenzione si concentra tra Belgrado e Pordenone, dal momento che nel capoluogo del Friuli Occidentale a breve prenderà il via l'attività dello scalo merci ferroviario con standard europeo.
"L'accordo - spiega il presidente del “Corridoio" nonchè di Interporto Bortolussi - segna l’ulteriore passo in avanti nei rapporti di collaborazione tra i due Paesi. A marzo avevamo siglato un pre accordo, consacrato ora in ambasciata, con Serbian Transport, realtà che conta 116 soci, 5 mila autisti, 13500 dipendenti e 3253 mezzi. Con la partnership che vede protagonista anche la Zit si amplia ancor di più la base di possibili collaboratori. Ora che abbiamo aperto le porte istituzionali, sta agli imprenditori cogliere le opportunità che vengono loro offerte, per sviluppare nuove opportunità di business in questa area del centro Europa". L’importanza dell’accordo sottoscritto è stato sottolineato anche dalla presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Debora Serrachiani. Il capo dell’esecutivo ha ringraziato il ministro dei trasporti serbo per aver sposato il collegamento tra l’Interporto di Pordenone e la cittadina di Kragujevac dove ha sede un’importante stabilimento della Fiat e sul quale viaggeranno le merci dalla nostra regione verso la Serbia.
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