04/05/2015
“Il Sistri è un sistema che non è mai stato in grado di sopperire alle funzioni
per le quali è stato creato e Anita ne ha più volte chiesto la sospensione
dell'obbligatorietà dell'applicazione e del contributo, poiché ritiene ingiusto
far pagare alle imprese un sistema non ancora funzionante su cui, non a
caso, il ministero si sta adoperando per riappaltarne la gestione
ridefinendone l'impostazione". Sono queste le parole chiare di Thomas Baumgartner, presidente di
Anita, sulla necessità di stoppare un sistema mai decollato.
"Dobbiamo liberare le imprese del settore da oneri aggiuntivi come potrebbe
essere per UIRNet e come oggi è per il Sistri. Per il Sistri va istituito un
tavolo per rivedere l'impostazione della normativa oggi vigente in materia
ambientale – ha proseguito Baumgartner – e questo è quanto Anita ha ribadito
nell'ultimo incontro al ministero dell'Ambiente, durante il quale abbiamo
avuto modo di apprezzare che le nostre proposte sono state prese in
considerazione nel nuovo progetto di evoluzione del sistema, ma ribadiamo
che per noi la riscrittura della norma sia propedeutica alla definizione dei
criteri per la tracciabilità dei rifiuti. Vogliamo un sistema che rappresenti un valore aggiunto per la
competitività delle imprese italiane e per questo pensiamo che una semplice
evoluzione dell’attuale impostazione del Sistri potrà non essere utile a
sgomberare il campo dai problemi creati. Dobbiamo guardare all'Europa, dove il monitoraggio e l'esigenza della
tracciabilità prevista dalla norma sono in linea con le tempistiche logistiche
ed operative delle imprese, per questo
pensiamo che il monitoraggio del ciclo dei rifiuti possa essere garantito da un
semplice e funzionante processo di informatizzazione delle scritture
amministrative ad essi relative".
“Anita è aperta alle innovazioni tecnologiche a patto che queste non si
traducano in un mero costo per le imprese ma producano vantaggi reali
riducendo i costi di gestione e gli adempimenti burocratici – ha concluso
Baumgartner – ci auguriamo che l’esperienza negativa del Sistri non
si ripeta con UIRNet, soggetto incaricato di realizzare la piattaforma
logistica nazionale".
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