01/09/2008

Alta velocità: le FS si autolodano per i risultati ottenuti

Poco più di un anno e poi il sistema Alta Velocità ferroviario da Torino a Salerno sarà realtà. Passando per Milano, Roma e Napoli, essa sarà una rivoluzione in Italia nel mondo dei trasporti. Poi, con la realizzazione delle stazioni AV, le città saranno arricchite di nuove piazze, cuori pulsanti sia dei centri urbani sia dell’arteria ferroviaria. E i treni AV, il Ghepardo (il nuovo ETR600 ad assetto variabile) e la Gazzella (ETR500), sfrecceranno lungo la penisola a 300 chilometri orari su linee attrezzate con tecnologie d’eccellenza, invidiate da tutto il mondo. Lo dichiarano entusiasticamente le Ferrovie dello Stato. Che aggiungono: questo è solo l’inizio per un’impresa che i treni ad alta velocità li ha davvero, già li utilizza e li farà correre da dicembre di quest’anno (riferimento evidentemente polemico alla società realizzata da un gruppo d’investitori privati). Quando per unire Milano a Bologna ci vorrà un’ora esatta. E saranno 42 i minuti recuperati rispetto ad oggi. Si inaugura così una nuova stagione di inattesa concorrenza, quella tra il treno e l’aereo. Soprattutto sulla rotta più appetibile, dove le FS cercheranno di convincere oltre il 75 per cento dei clienti che ogni giorno affollano Linate e Fiumicino a prendere il treno, perché più comodo e più accessibile. Ma soprattutto perché si parte e si arriva direttamente nel cuore della città. Ci sarà infatti un treno veloce ogni 15 minuti nelle ore di punta da Roma Termini e da Milano Centrale. E uno ogni trenta nelle ore di “morbida”. Dal Colosseo alla Madonnina in tre ore. Senza fermate intermedie. Non è uno spot pubblicitario, soprattutto perché il costo del biglietto sarà competitivo con quello dell’aereo. A conti fatti e visti i costi del carburante anche l’automobile potrà rimanere comodamente parcheggiata in garage. (1/9/08)

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