02/12/2016
La sesta edizione dell'Asia Logistics and Maritime Conference (tenutasi a Hong Kong lo scorso 22 novembre) ha messo sotto i riflettori il tema dello sviluppo del cosiddetto corridoio sino-europeo. "Un'iniziativa istituita dal governo tre anni fa - ha detto Zhao Huxiang, vice presidente di China Merchants Group - Siamo in presenza di un progetto di logistica che offre nuove opportunità per le imprese cinesi."
Suo scopo è di creare un corridoio logistico ferroviario e stradale che colleghi i centri industriali cinesi via i Paesi dell'Asia centrale e alla volta di Medio Oriente, Africa orientale e quindi Europa. "Pireo, Colombo, Dubai sono le porte d'ingresso del corridoio", ricordano le autorità cinesi.
Per Hong Kong è venuto il tempo di giocare un ruolo nel progetto, vista la sua collocazione e la sua particolare funzione in seno al colosso cinese. "Siamo in Dubai, ma anche in Kazakhstan e a Hong Kong, il tutto lungo questa strada che si estende dall'Asia in Europa fino all'Africa", ha detto Sultan Ahmed Bin Sulayem, presidente DP World (77 terminal, non solo marittimi, in 40 Paesi di 6 continenti), intervenuto alla conferenza hongkonghese. Gli interessi in gioco sono dunque tanti.
Share :