23/10/2012

Alessandro Ricci parla ai rappresentanti mondiali del trasporto ferroviario

Il presidente dell’Unione Interporti Riuniti (Uir), unica rappresentanza italiana, è intervenuto alla terza edizione della Global rail freight conference organizzata a Tangeri (Marocco) dalla UIC (International Union of Railways), in collaborazione con l’impresa ferroviaria marocchina e svoltasi sotto l’alto patrocinio del re del Marocco Mohammed VI. Due i temi chiave dell’evento al quale la UIR ha contribuito: il ruolo del trasporto ferroviario nello logistica mondiale, le potenzialità logistiche del bacino del mediterraneo, con focus sul Marocco, alla luce di tutti i progetti di sviluppo in corso di realizzazione. In questo contesto Ricci ha ritenuto opportuno dare enfasi all’esperienza di successo degli interporti italiani il cui modello di business e di governance ben si presta ad essere duplicato in altri Paesi, quali anche il Marocco, che ha in programma investimenti infrastrutturali, in parte destinati anche alla realizzazione di piattaforme logistiche multimodali per 3 miliardi di euro. “Il bacino del mediterraneo è un’area con cui l’Italia deve dialogare di più prendendo coscienza della forza con tutto il Maghreb e non solo il Marocco, al di là dei conflitti socio-politici tutt’ora in corso, sta emergendo imponendosi al mondo intero", ha dichiarato Ricci che, nell’evidenziare le performance degli interporti italiani, ha altresì sottolineato l’importanza di ritagliarsi un ruolo nel confronto con i Paesi del mediterraneo che hanno potenzialità di sviluppo e di aggredire il mercato ben più significative della vecchia Europa. L’occasione è stata dunque quella di rendersi disponibile alla collaborazione con l’esperienza e le conoscenze che i nostri interporti detengono, affinché questo si trasformi poi in profittevoli relazioni di business. Contestualmente alla conferenza il presidente Ricci ha ufficialmente siglato l’accordo di collaborazione con la UIC, rappresentata dal suo direttore generale Jean Pierre Loubinoux, che rappresenterà per Uir un ulteriore strumento di internazionalizzazione, oltre che per amplificare la sua voce a livello europeo.
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