25/05/2012

Al via gruppo di lavoro fra aziende del largo consumo che processano alimenti di origine animale

GS1 Italy/Indicod-Ecr, l’associazione italiana che raggruppa 35mila aziende industriali e distributive operanti nel settore dei beni di largo consumo e che si occupa della diffusione degli standard di identificazione e comunicazione adottati a livello mondiale, in seguito al nuovo regolamento che la Commissione Europea ha varato (UE) N. 931/2011 - pubblicato in GUCE il 19 settembre 2011 e in vigore dal 1 luglio 2012 in tutti gli Stati membri – che stabilisce le disposizioni per l'applicazione dei requisiti di rintracciabilità per gli operatori del settore alimentare riguardo gli alimenti di origine animale, ha realizzato un gruppo di lavoro con le aziende del settore del largo consumo coinvolte. L’obiettivo è quello di garantire i requisiti fissati dal nuovo regolamento attraverso l’attivazione degli standard GS1 per gli imballi e le unità logistiche e lo scambio elettronico dei documenti, in particolare il messaggio standard DESADV. In particolare, per gli alimenti di origine animale, gli operatori del settore alimentare sono chiamati a garantire l’archiviazione dei dati ricevuti dal fornitore e di quelli forniti ai clienti. Inoltre gli operatori sono tenuti a mettere a disposizione dell'autorità competente - se lo richiede – le seguenti informazioni: 1. Descrizione dettagliata degli alimenti; 2. Il volume o la quantità degli alimenti; 3. Il nome e l’indirizzo dell’operatore del settore alimentare che ha spedito gli alimenti; 4. Il nome e l’indirizzo del mittente (proprietario) se diverso dall’operatore del settore alimentare che ha spedito gli alimenti; 5. Il nome e l’indirizzo dell’operatore del settore alimentare al quale gli alimenti sono stati spediti; 6. Il nome e l’indirizzo del destinatario (proprietario) se diverso dall’operatore del settore alimentare al quale gli alimenti sono stati spediti; 7. Riferimento al lotto, o partita, se necessario; 8. La data di spedizione. A tutti questi requisiti è possibile rispondere con gli standard GS1 per minimizzare le eventuali inefficienze e i costi per la filiera che possano derivare dai processi di tracciabilità e di rintracciabilità. I risultati che deriveranno saranno contenuti in un documento, che una volta condiviso da tutto il gruppo di lavoro, sarà divulgato.
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