20/04/2018

AGRIFOOD E SOLUZIONI SOSTENIBILI? GLI STAKEHOLDER SI CONFRONTANO

La logistica sta vivendo una fase cruciale di trasformazione e il suo impatto su economia, ambiente e opinione pubblica necessita di un momento di confronto tra i suoi stakeholder. Con la partecipazione di importanti esponenti dell’industria alimentare ed esperti di politiche alimentari europee il convegno dal titolo “Innovazioni sostenibili per la logistica dell’agrifood: best practices a confronto"ha dato vita a uno di questi momenti, evidenziando opportunità e impatti che l’innovazione può avere per la trasformazione sostenibile del sistema agroalimentare italiano. 

 

 

La logistica innovativa è fatto cruciale per il made in Italy


"La sostenibilità è chiave strategica del food made in Italy e la logistica innovativa è cruciale per questo comparto della nostra economia", ha esordito così Renzo Sartori, presidente di Number1in apertura dei lavori del convegno  tenutosi al recente Green Logistics Expo di Padova e organizzato da Number1 in collaborazione con Assologistica e l’Osservatorio Food Sustainability del Politecnico di Milano. “La logistica sostenibile è possibile – ha puntualizzato Sartori – è una sfida che va colta e soprattutto va vinta insieme, operatori logistici e committenti, partendo da piccoli ma significativi progetti". Sempre in apertura di lavori Alessia Barduca ,vice presidente della sezione Alimentari di Confindustria Padova, dopo avere ricordato alcune delle iniziative messe in campo dall’associazione, ha sottolineato la strategicità della logistica, fattore insostituibile per le aziende.

 

 

Fuori dal mercato senza innovazione


“Sostenibilità e innovazione tecnologica sono due temi caldi sui quali la divisione Cultura e Formazione di Assologistica di cui sono presidente è da tempo è focalizzata", con questo messaggio Luigi Terziha aperto il suo intervento, evidenziando anche come l’innovazione stia cambiando il modo di fare impresa. “La velocità della rivoluzione tecnologica impone a tutti di essere sul pezzo e allineati con le trasformazioni in atto, diversamente si esce dal mercato".

 

Il caso Digitail - EasyCoop

Digitail è la start-up su cui Coop Alleanza 3.0 ha scommesso per diventare leader italiano nell’e-commerce di prodotti grocery, mediante l’attivazione del servizio EasyCoop. Per sviluppo e gestione di tale servizio la cooperativa ha dato infatti vita, con alcuni partner, alla società partecipata Digitail, specializzata in soluzioni digitali per la vendita al dettaglio. Il progetto ha previsto investimenti fino a 50 milioni con la realizzazione di dark store a copertura di aree tra Roma, Emilia (Bologna, Modena, Ferrara e Reggio Emilia) e Veneto (Padova e Treviso) e un assortimento di oltre 10 mila referenze. Il primo dark store ha visto l’apertura a febbraio 2017 con lo scopo di servire il territorio della città di Roma. I razionali del progetto si fondano su forza del brand Coop, sinergie attuabili nell’ambito del gruppo Coop Alleanza 3.0 e commitment di un management con forte esperienza in tecnologie digitali, operations ed e-commerce.Rendere più semplice la vita di ogni giorno: con questo scopo è nata EasyCoop - ha spiegato Marco Di Falco, direttore operations di Digitail– il nuovo servizio Coop di spesa online, con consegna direttamente alla porta di casa, offre l'assortimento più ampio in Italia di prodotti alimentari (11 mila circa), con oltre 3 mila freschi (frutta, verdura, carne, pesce, salumi e latticini)". Su EasyCoop il cliente trova anche tutte linee a marchio Coop, grandi marche, specialità tipiche locali e alimenti per esigenze specifiche (come ad esempio i senza glutine). “In pratica – ha detto Di Falco - è come avere a portata di mouse un grande ipercoop, comprese promozioni e offerte per soci e clienti, aperto 24 ore su 24, per fare la spesa quando e come si vuole. Il progetto sta avendo successo anche perché abbiamo da una parte stretto una partnership con la società Milkman per la gestione dell’ultimo miglio e dall’altra abbiamo dato vita a piattaforme logistiche dedicate e capaci di preparare le spedizioni grazie al supporto di adeguata manodopera".

 

Green logistics requisito di un agrofood di qualità

La sostenibilità è fenomeno strategico e pervasivo, che vede l’appoggio non solo di Governi e Istituzioni internazionali, ma che anche il mondo della finanza e i fondi di investimento paiono averne compreso l’importanza. E’ quanto sostenuto in sostanza da Andrea Fossa, responsabile scientifico dell’Osservatorio Contract Logistics del Politecnico di Milano. “Il bilancio integrato (comprensivo anche del report di sostenibilità) è diventato obbligatorio nel 2017 – ha precisato Fossa - e anche Borsa Italiana ha fornito linee guida ESG con standard internazionali". Committenti e consumatori pongono una crescente attenzione per le consegne green e il Consumer Goods Forum del 2012 ha indicato il protocollo GHG (gas a effetto serra) come referenza, chiedendo di includere anche le emissioni di trasporto. “Essere green vuol dire fare scelte chiare con obiettivi misurabili nel tempo sia in casa propria, sia con i propri fornitori di beni e servizi – ha detto Fossa – Un agrifood di qualità si rivolge a consumatori evoluti (specie se esteri/nord europei); può esprimere una filiera green nei flussi, nei nodi logistici; può qualificarsi producendo biocarburanti. La tracciabilità totale coprirà anche questo ambito perché non solo lo richiede il mercato, ma lo permette anche la tecnologia: ci sono infatti progetti di blockchain atti a certificare fornitori e flussi/step di filiera in ottica green".

 

Aziende agrifood, sostenibili è meglio

Luca Saporetti e Alberto Frausin, rispettivamente supply chain director di Gruppo Campari e CEO di Carlsberg Italiahanno illustrato alcune delle strategie green attuate da queste due importanti realtà del settore. Gruppo CamparI, per esempio, nel 2016 ha scelto soluzioni di trasporto intermodali nel 60% dei casi. “Dove era fattibile favorire modalità alternative alla strada – ha detto Saporetti – lo abbiamo fatto; nelle situazioni più complesse abbiamo stretto partnership con operatori che adottano soluzioni meno inquinanti e che mettono in campo idee innovative, anche nella gestione dei flussi di bancali". Nel suo intervento Frausin ha tra l’altro sottolineato come i millennials abbiano un livello di consapevolezza elevato per quanto riguarda l’impatto ambientale e si aspettano che anche le aziende agiscano con un differente approccio alla sostenibilità.“Siamo di fronte a un cambio epocale – ha concluso – la sostenibilità è tema fondamentale pure per le aziende del largo consumo per le quali prioritario diventa la definizione di standard che siano utili al loro business e applicate dall’intero sistema".

 

La sostenibilità vuole regole

 

Il convegno è terminato con l’intervento di Paolo De Castro, già ministro delle Politiche agricole e oggi primo vicepresidente della commissione agricoltura e sviluppo rurare dell'Europarlamento. "La sostenibilità ha la necessità di sistemi regolatori in quanto la domanda alimentare è cresciuta, causando una sorta di stress: basti pensare che solo pochi anni fa la Cina consumava 23 Kg di carne pro-capite, che oggi saliti a 50Kg".

 

 

ORNELLA GIOLA

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