07/07/2016

Accordo tra DHL Express e il ministero dell'Ambiente italiano

Si è concluso in questi giorni il progetto di sostenibilità ambientale avviato con un accordo volontario siglato dal direttore generale del ministero dell’Ambiente per lo Sviluppo sostenibile, Francesco La Camera, e dall’amministratore delegato di DHL Express Italy, Alberto Nobis. Il progetto ha preso avvio dal calcolo del carbon footprint che, tenendo in considerazione l’analisi completa del ciclo di vita del servizio offerto da DHL Express Italy, ha coinvolto 3 hub nazionali, 6 gateways aeroportuali, circa 40 sedi operative, circa 400 auto aziendali e 1800 veicoli che effettuano attività di ritiro e consegna, affidate a terzi. Il trend 2008/2015 mostra una netta riduzione (-68%) delle emissioni prodotte da DHL Express Italy nello svolgimento delle proprie attività sul territorio nazionale, a conferma della bontà delle già numerose azioni messe in atto. 


Le azioni "ambientaliste" adottate da DHL Express Italy
A seguito dell’analisi della carbon footprint, l’azienda ha individuato alcune azioni in armonia con la sua scelta di sostenibilità, a partire dal rinnovo della classificazione veicolare della flotta indiretta e all’introduzione di mezzi ad alimentazione alternativa (modelli ibridi nel parco auto aziendali, Triclò, 40 mezzi elettrici), oltre agli accordi nazionali con importanti fornitori di mezzi a basso impatto ambientale (FIAT Professional, Nissan Italia, Mercedes Benz, Iveco). Obiettivo sostenibilità non solo in termini di flotta, visto che il focus sulla riduzione del proprio impatto sull’ambiente e la società è alto anche sulle sedi. In linea con i requisiti della nuova Certificazione energetica ISO 50001 conseguita nel novembre 2015 (che si aggiunge alle esistenti ISO 14001, OHSAS 18001, ISO 9001), per ciascuna filiale sono stati identificati target energetici annuali specifici. La metodologia di calcolo e le diagnosi energetiche delle filiali sono state condotte in conformità a quanto previsto dalla Legge 102/14 e da ENEA. Inoltre, il piano di investimenti previsto per i prossimi anni, porterà a ridisegnare l’assetto strutturale nel territorio nazionale con la costruzione di edifici eco-sostenibili. 


Il servizio GoGreen per compensare le emissioni di CO2
L’impegno di DHL alla soluzione della carbon footprint si estende oltre al mantenimento della produzione attiva. Il servizio GoGreen offre ai clienti una soluzione concreta per contribuire a questa finalità, compensando le emissioni di anidride carbonica derivanti dal trasporto delle loro spedizioni internazionali mediante l’investimento in un progetto energetico-ambientale riconosciuto dalle Nazioni Unite. Grazie a questo servizio, i clienti DPDHL hanno potuto compensare nel corso del 2015 ben 243.797 tonnellate di CO2 mediante l’ottenimento di certificati riconosciuti a livello internazionale, convertiti in buoni finalizzati a progetti di rimboschimento, che sono stati effettuati in Honduras, Nicaragua, Panama, Turchia, Uganda, Lesotho, Cina, Cambogia, India. A seguito del progetto realizzato da DHL Express Italy nell’ambito dell’accordo volontario con il ministero, l’azienda intende sviluppare, nel corso del 2016, un modello di valutazione dei propri fornitori, basato sui requisiti ambientali, in collaborazione con l’Università di Padova, per definire una sorta di “impronta ambientale DHL", nonché un catalogo del fornitore di DHL stilato in ragione di una “virtuosità" ambientale certificata dei singoli soggetti che lavorano con l’azienda o hanno l’ambizione di farlo.
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